martedì 31 dicembre 2013

Fijne Nieuwe Jaar's Avond

Anche io ho deciso di buttare giù qualche riga sulla fine di questo 2013, un anno che non potrò MAI dimenticare, per una serie infinita di motivi...Il principale? Beh, è stato l'anno del mio exchange, della mia grande avventura, del cambiamento! Esattamente un anno fa quest'esperienza cominciava a prendere forma e, mese dopo mese, diventava sempre più reale, più concreta. Un sogno che si avverava. Un sogno che, dopo tante fatiche e difficoltà per raggiungerlo, mi ha permesso di scoprire un mondo completamente diverso dal mio, un mondo "ricco di opportunità" (proprio come era scritto all'uscita del mio gate all'aeroporto di Brussel , quando sono arrivata). Mi ha permesso di conoscere tante nuove persone, provenienti da ogni parte del mondo e adesso posso dire di avere amici in ogni continente! Quest'esperienza mi ha portata verso una nuova, splendida famiglia, che mi ha sempre aiutata, specie nei momenti poco facili e piacevoli di questo viaggio. 'Ho imparato' una nuova lingua, perfezionato il mio Inglese e ricominciato a studiare Spagnolo e Francese; riesco a comunicare in ben 4 lingue diverse ed oggi più che mai mi sento una 'cittadina del mondo'. Ma, più di tutto, quest'esperienza mi ha permesso di scoprire me stessa: non mi ha cambiata, assolutamente, ma ha semplicemente "grattato via quello strato che nascondeva la vera me stessa".
Il 2013 è stato l'anno in cui ho avuto finalmente una parte principale a teatro: Voce e Nora anziana in Casa di Alcesti: una soddisfazione che non potrò mai dimenticare...
Il 2013 mi ha fatto innamorare, facendomi vivere la storia d'amore più bella, quella che non avrei mai potuto nemmeno immaginare: ogni singolo attimo è stato felicità pura, è stato tutto come un film, non esagero, e, anche se adesso questa storia è finita purtroppo, farà sempre parte di me, di questo ne sono certa. Nonostante il finale, io mi ritengo comunque estremamente fortunata ad aver incontrato una persona come lui, ad essere inciampata nella sua vita ed aver condiviso insieme momenti che posso solo definire magici, perfetti. Ed è per questo che non ho nessun rimpianto né alcun risentimento al riguardo: per una volta nella mia vita mi sono sentita esattamente con la persona giusta al momento giusto ed auguro a tutti la fortuna di vivere, almeno una volta, un'emozione così.
Come se non bastasse già tutto questo sono entrate nella mia vita tante altre persone speciali ed inimitabili, che spero davvero non si allontaneranno mai da me. Ma perché dovrei allarmarmi poi? Queste sono amicizie che nemmeno la distanza ha potuto scalfire, che hanno superato pure questi ostacoli grandissimi: perché non bastano i km o il fuso per separare amici che si sentono vicini nonostante la lontananza ed aspettano il momento di riabbracciarsi e di ridere di nuovo insieme.
Il 2013, quindi, è stata la mia svolta, in tutto e per tutto. Dopo un lungo periodo di depressione, di abbattimento e di degenerazione fisica e mentale, che mi ha accompagnata per buona parte del mio 2012, finalmente, proprio quando credevo di aver perso ogni speranza, sono ritornata alla vita. E' stato tutto un crescendo. Ricordo ancora una breve conversazione tra me e Monica ad inizio Gennaio; dicevamo così:

E. :<<Il mio 2012 è stato veramente uno schifo: è iniziato alla grande e poi è si è rovinato pian piano, finito una merda... Quest'anno è iniziato così così, sembra un po' moscio...>>
M. :<<Magari l'inizio sarà moscio, ma andrà alla grande! Sarà tutto il contrario del 2012, vedrai!>>

Ed è stato veramente così. 
Non esagero se dico che è stato l'anno più speciale e meraviglioso che abbia mai vissuto fino ad ora. Un anno fa non avrei mai potuto immaginare di vivere tutto questo né di festeggiare la fine di questo 2013 a Leuven... (Un anno fa non sapevo nemmeno cosa fosse Leuven! Ahah).
Perciò, ecco il mio augurio per il nuovo anno: lasciatevi travolgere dalla vita. Non aspettatevi nulla, ma pensate a qualche progetto, giusto per un obiettivo, uno scopo. Non abbiate pregiudizi e non date conclusioni affrettate: le cose migliori sono quelle inaspettate e i sentimenti e le emozioni più intense sono quelle che crescono e si sviluppano pian piano. Abbiate il coraggio di vivere il momento, di godervelo, senza troppi drammi né preoccupazioni. Fate tesoro di quello che vi capita: le difficoltà si verificano per farci apprezzare al meglio le nostre fortune, così come queste vengono per testimoniarci che ogni brutto periodo ha la sua fine.
Io l'ho imparato proprio quest'anno ed, anche se il nuovo anno, che si avvicina, mi fa un po' paura e mi mette un'ansia terribile, cerco di restare positiva: ho già avuto più di quanto potessi desiderare, le cose potranno andare bene o male... ma la cosa importante è non perdere mai la fiducia in se stessi e nel futuro.
Grazie 2013, grazie di avermi stupito.


sabato 21 dicembre 2013

Random Belgse Leven

Un po' di tempo fa avevo fatto una piccola lista, circa 10 punti, delle mie impressioni e delle cose particolari che avevo trovato nei Belgi e nella loro cultura. Beh, questo post è la sua continuazione: ecco a voi altri 10 punti random sulla vita in Belgio! :D Non sono niente di spettacolare, ma sono giusto le mie note, cose che mi hanno colpito e mi sono voluta appuntare ;)
  1. Bere vino come se fosse acqua...
  2. I bus sono della modesta marca Mercedes-Benz :')
  3. I popcorn non vengono fatti col sale, come normalmente in Italia, ma con lo zucchero! Sono una cosa stranissima mangiati la prima volta e devo dire che 'sdignano' un bel po', ma non sono terribili... :D
  4. "Hai fatto l'albero? MACCHEBRAVA, TI MERITI PROPRIO UNA BIRRA! Su, vai di là: in frigo abbiamo Kriek, Liefmans, Jupiler, Duwel...devi solo scegliere!"
  5. Sinterklaasje liedjes
  6. Quick
  7. Q-music
  8. Si vestono leggeri (tshirts smanicate nonostante fuori ci siano 4°C) ma poi si lamentano di congelare. Ma, attenzione, se TU dici che c'è freddo, loro rispondono "naah, non così tanto!" (wtf!??! ahaha)
  9. C'è stato un periodo in cui vedevo ovunque i colori della bandiera, in ogni oggetto, in ogni cosa, persino i pullman erano completamente ricoperti della bandiera! (Sta cosa non l'ho mai vista in Italia...)
  10. I cinema che per noi sono grandi, per loro sono minuscoli. (Aspetto di andare al Bioscoop di Hasselt per verificare cosa intendono con "grande" :D) 

venerdì 20 dicembre 2013

Dicembre porta a riflessioni profonde

L'altro giorno ho ricevuto un'email da un/una mio/a compagno/a di viaggio, che non ho ovviamente intenzione di citare: la nostra è stata una conversazione molto personale e, almeno per quanto riguarda la sua esperienza e i suoi problemi, non mi sento di parlare. Ma devo ammettere che mi sento molto soddisfatta di quello che sono arrivata a formulare e, vuoi per "fare coraggio" un po' a tutti noi exchangers, un po' per non perdere queste parole, voglio riportarvi qui la mia risposta... giusto per testimoniarvi quanto non sia facile tutta questa esperienza, quante cose ci siano dietro e quanto sia stupido e superficiale definirci come "vacanzieri" o "figli di papà". So che alla maggior parte di voi probabilmente, anzi sicuramente, non fregherà assolutamente nulla, ma, vi ripeto, io mi sento fiera di questo discorso e di queste parole. E questo è tutto.


<<Ti rispondo adesso: ieri sera ero a cena fuori con le mie sorelle e non avevo la tranquillità né la serenità per risponderti adeguatamente e tu con questo discorso meriti una risposta più che esaustiva e importante. Iniziamo con calma, hai menzionate tante cose e sono tutte importanti... 1) La lingua. Io non capisco perché dite tutti che sono "bravissima"...Io mi sento ignorante, molto, molto ignorante. Okay, capisco il 90% di quello che dicono, ma questo solamente adesso, dopo 4 mesi! E a parlare o scrivere non sono così brava... Conosco pochissime parole, pochissimi verbi e Dio solo sa che accento di merda ho... Ma, ehi, siamo a Natale, abbiamo ancora sei/sette mesi e fidati, non è poco tempo! Dobbiamo solo ingranare la marcia... Una volta una ragazza, Valentina B., che ha fatto un trimestrale in Austria qualche anno fa, mi ha detto: "è incredibile, ma è così: non decidi tu come accade, fatto sta che un giorno ti alzi e capisci... improvvisamente capisci tutto!". Ed è così... Io fin dal primo giorno mi sono detta "okay, da oggi comincerò a parlare/capire perfettamente l'Olandese! Non mi può fermare niente e nessuno!". Risultato? Ho cominciato veramente a capire e parlare decentemente (ma in maniera SEMPRE elementare) solo un mesetto fa. A Novembre/Dicembre. 
Sai perché? Sai cosa ha fatto la differenza? Ho cominciato a parlare solo in lingua con la mia famiglia. Niente più Inglese. (Questo perché una del mio chapter l'aveva fatto e i risultati si vedevano...). Quindi, credo che sia questo il "trucco" per migliorare: provare sempre a parlare in lingua, anche se sbagli, anche se dici minchiate, io ne dico tantissine e di molte non mi rendo nemmeno conto, ma... PROBEREN ALTIJD! Alla fine impari, un passettino alla volta... Non devi mollare mai, per nessun motivo.2) Gli amici. I miei compagni di scuola non mi hanno mai detto "usciamo" (solo oggi una ragazza mi fa "magari ti mando un sms e usciamo un giorno nelle vacanze", ma è tutto da vedere conoscendo i Fiamminghi e il loro modo di relazionarsi..). I miei compagni di scuola sono dolcissimi, sempre disponibili con me e molto, molto graziosi, ma ci fosse stata una volta che fossi uscita con loro dopo scuola o nel weekend. Solo per un compleanno e questo è tutto. Due giorni fa li ho incontrati tutti a Maastricht e sono stata con loro un po', ma poi, non ci siamo trovati più in un negozio, e loro se ne sono andati... Io li ho cercati, ma niente. E comunque anche se ci sono rimasta un po' di merda, non me la sono presa: ognuno per sé e Dio per tutti. Ho fatto le mie commissioni in pace e alla fine stando da soli si possono apprezzare di più certi particolari, certi dettagli che magari in compagnia non si notano; si può persino trovare il tempo per pensare e riflettere, su molte cose.Loro non sono cosa per invitare o fare il primo passo o cercarti... assolutamente no. Ma, almeno per quelli che conosco io, posso dirti che se TU prendi iniziativa, tipo "andiamo qui, QUESTO GIORNO, QUEST'ORA" loro ci pensano e possibilmente vengono. So che è seccante essere fare sempre il primo passo, ma è l'unico modo.3) Scoprire il mondo. Anche a me piacerebbe vedere molti posti, fare tante cose, ma spesso e volentieri sono stata limitata dalla scuola, perché dovevo studiare... Perciò, mi sono detta che in queste vacanze voglio fare il possibile. E sai cosa? La mia professoressa di Greco mi ha mandato dall'Italia traduzioni da fare, come se qui non avessi niente... Mi sono dovuta fare spedire il GI, che pesa minimo minimo 3 kg, e dovrò certamente sacrificare un po' del mio tempo libero, delle mie vacanze, per fare queste traduzioni. Ma non mi lascio abbattere: concilierò tutto e non permetterò che né lei né gli stronzi del mio college mi facciano perdere quest'esperienza qui. 
E ti voglio dire un'altra cosa...Tu sai bene, mi hai vista al campo iniziale, hai visto quanto stavo male e quanto mi stavo maledicendo per essere partita, per essere "lontana". Mi hai vista che piangevo sempre, senza pausa. Ecco, io ho fatto così per tre mesi. Sempre a pensare "voglio casa mia, il mio cibo, il mio clima, i MIEI AMICI, la mia MAMMA, la mia camera, la mia Palermo, il mio ragazzo!". Ma tutto è cambiato improvvisamente un giorno, così, senza preavviso.Sono andata a trovare Laura al campo dei trimestrali a Brussel, il giorno prima che prendesse l'aereo. Quando l'ho vista abbiamo parlato un po' e, dopo averla ascoltata, dopo aver visto tutti quei ragazzi TRISTISSIMI di partire, di tornare di nuovo, di concludere la loro esperienza... E' scattata qualcosa nella mia mente. 
"Tra meno di 24 ore sono a casa... Ti rendi conto? Cos'è casa mia adesso?! Io tra 24 ore mi aspetto di tornare dalla mia famiglia fiamminga, di vedere So You Think You Can Dance, di prendere la bici, cadere magari... ma non di prendere un aereo e tornare IN ITALIA." Laura mi diceva così e a queste parole io ho capito una cosa: mi sono sentita (e mi sento tutt'ora) estremamente fortunata per avere la possibilità di stare ancora qui, di imparare ancora, di mettermi ancora alla prova. 
E' una sfida personale tutta questa esperienza e, ehi, non è mica facile stare lontano da tutto ciò che ci è familiare per ben 10 mesi!! Tant'è che non sono tutti exchange... Da quel giorno io non ho più pensato di voler tornare a casa, anzi: ho cominciato a pensare che non me ne vorrei mai andare da qui. Per nessuna ragione. Ok, penso ai miei amici e a tutto il resto, molto spesso se devo essere sincera, ma qui sto provando, con ogni mezzo, a costruire un'altra vita, un'altra felicità e piano piano, mattone dopo mattone, posso dire QUANTOMENO di essermi ambientata, di aver costruito una certa "normalità". E ogni tanto mi sento felice. Non sempre, non estremamente, ma ogni tanto penso "tutto questo mi piace!". E considerata la mia disperazione iniziale, è un gran bel passo avanti...!Tuttavia, è difficile fare grandi discorsi a quasi quattro mesi di distanza, ma fidati se ti dico che alla fine sono certa che nemmeno tu ti pentirai di tutto questo!
Io amo quest'esperienza, anche se mi ha fatto perdere il ragazzo di cui ero innamorata e ha distrutto totalmente il nostro rapporto, anche se mi ha strappata via dai miei migliori amici, catapultandoci ognuno in un Paese diverso, anche se probabilmente non avrò una media scolastica "degna" dei miei standard (e intendo a confronto con la scuola italiana): nonostante tutto sto crescendo e per tutte le cose negative che ci sono, provo a pensare anche a quelle positive... Buttarsi giù non aiuta, mai.Non è mai facile... Ma ci saranno tante soddisfazioni alla fine, ne sono sicura!>>

mercoledì 18 dicembre 2013

Sinterklaasje

Un po' in ritardo ecco qui il post su una festa tipicamente belga/olandese: Sinterklaas! (che altro non è che... San Nicola/à/ò! ahah)
Chi è Sinterklaas? Sinterklaas è un omone che insieme al mitico Zwarte Piet, il suo aiutante, porta dolci e regali ai bambini (buoni! :P). Non è da confondere con Babbo Natale, perché non sono esattamente la stessa cosa.
Nel passato, infatti, come anche in molti altri Paesi, non si conosceva la figura di Babbo Natale, che, se ci pensate, è anche abbastanza recente, quindi sia in Belgio che in Olanda (così come in generale in tutto il Nord Europa) si era sviluppata la figura di Sinterklaas principalmente per coinvolgere e rallegrare i bambini. Inoltre, Sinterklaas viene festeggiato normalmente il 6 di Dicembre, mentre Santa Claus il 25!


E' in questo periodo, quindi, che in tutti i centri commerciali, in tutte le piazze, in ogni città, in qualsiasi tipo di occasione troverete almeno una coppia di Sint&Piet: alle persone piace renderli il più reali possibili e qui c'è la regola, super super rispettata, che, una volta che i ragazzi, divenuti grandi, scoprono che Sint non è reale, non devono, per nessuna ragione, dire ai bambini più piccoli della loro scoperta. Loro devono crederci!


Ma in cosa consiste la festa di Sinterklaas?
Sinterklaas viene festeggiato in questo modo: si lascia sopra il tavolo del salone (o dove si preferisce) dei piatti/delle scarpe vuote e bisogna ricordarsi anche di lasciare un piccolo biglietto per Sinterklaas, dove si dice di essere stati buoni ecc ecc, e un piccolo 'spuntino' per le renne (che trainano la slitta di Sint!). Finito il lavoro, si va a dormire e... si aspetta! :D
Nella mia famiglia, considerato che il 6 era venerdì, abbiamo festeggiato con due giorni di ritardo, l'8 Dicembre. Insieme alle mie sorelle e mio fratello abbiamo fatto i nostri bigliettini per Sint&Piet e abbiamo allestito la tavola così come vuole la tradizione... :)




Sistemato tutto abbiamo (hanno :D) iniziato a cantare tuuuutte le tipiche canzoni di Sinterklaas. Una delle più famose (e l'unica che conosco) è questa qui:


La mattina dopo, per entrare in salone abbiamo dovuto prima trovare la chiave per aprire la porta! (E' una sotto specie di tradizione, a quanto ho capito, che Sinterklaas nasconde la chiave...boh ahah). Abbiamo ispezionato tuuuutta la casa, tutti gli angoli, abbiamo guardato OVUNQUE e dopo una lunga serie di tentativi falliti, finalmente Ilka ha trovato quella benedetta chiave! ahah Aperta la porta, ci siamo ritrovati davanti questa scena...



Rendiamoci conto, signori... ahahah (Non si vede bene dalla foto, ma c'erano speculoos da tutte le parti :D)
Abbiamo fatto colazione tutti insieme con questa tavola imbanditissima e allegri e contenti delle cose ricevute e dei dolcetti mangiati, abbiamo ringraziato di cuore Sinterklaasje e il caro Zwarte Piet <3


N.B.
C'è una polemica al momento su Piet, perché molti tendono a dire che la sua figura è una manifestazione di razzismo ecc, ecc, ma personalmente credo che sia inutile polemizzare così tanto un personaggio che alla fine fa parte della cultura di questo Paese... E' sempre stato così, è una cosa inventata per i bambini: loro non sanno cos'è il razzismo, non possono nemmeno immaginarlo!

venerdì 6 dicembre 2013

Un Podio Speciale

Ecco qui un altro post simpatico e random sul Belgio! :)
Oggi si parla delle CITTA' più belle (almeno secondo la mia opinione)!! Ho deciso di fare un breve "podio" delle tre città che personalmente ritengo essenziali da vedere, quando una persona decide di recarsi in questo Paese. Iniziamo...!

1. Gent/Ghent


E' la mia città preferita, in assoluto. L'ho vista solamente una volta e circa due mesetti fa, ma davvero non vedo l'ora di ritornarci! Sfortunatamente (per me) è abbastanza lontanuccia da 'casa mia', circa 3 h di treno; ma il viaggio ne vale assolutamente la pena... Questa è una delle strade più caratteristiche di Gent e... che dire? E' magica! C'è un'aria romantica che pervade tutta la città, tutte le strade... E' una cosa che va al di là degli edifici e delle costruzioni, è proprio un'atmosfera speciale, unica. Non vedo l'ora di tornarci!!!

2. Antwerpen/Anversa


Premetto che, a causa del tempo limitato (solo un paio d'ore), non ho potuto visitarla a pieno (e per questo motivo mi sono ripromessa di tornarci assolutamente), ma, per quello che ho avuto la fortuna di vedere, Anversa è una città estremamente giovane e all'avanguardia, una città che stupisce. Guardate un po' che cosa vi aspetta una volta usciti dal treno? Una stazione spettacolare. E la strada fuori dalla stazione è strapiena di negozi e ristoranti di ogni genere e per ogni gusto! Una città multietnica, basti pensare che, alle spalle della stazione, che si presenta con uno stile tipicamente europeo, si trova il quartiere cinese con la sua porta gigantesca! Una città da vedere non una, ma più e più volte. (N.B. per i golosi: ad Anversa (ma anche a Brugge o Brussel c'è... IL MUSEO DEL CIOCCOLATO :D)

3. Luik/Liege


Anche qui ci troviamo a parlare di una città estremamente romantica: Luik (per i francesi: Liege). Visitata con affluenza principalmente per un motivo essenzialmente commerciale (è l'unica città in cui potete trovare Primark in Belgio) si presenta anch'essa come un luogo in cui vecchio e nuovo si fondono insieme. Basti pensare alla sua stazione, che, insieme a quella di Anversa, è considerata come la più bella di tutto il Belgio: è nuova, bianca, con grandi architetture che spiccano verso l'alto. Uscite e vi ritrovate di fronte una tipica cittadina belga: le casette basse, le luci, quell'aria tipica del Nord Europa/mondo delle favole... A me è piaciuta così tanto che quasi quasi mi mangiavo le mani per non essere capitata nel Belgio Francese! ahah Bella, bella, bella :)

Premetto comunque che devo visitare anche un po' di città, tipo Brugge, che è abbastanza conosciuta come la "Venezia del Nord", ma, per quello che ho potuto visitare, queste sono sicuramente tre città meravigliose per me, vale veramente la pena di visitarle! (E tra parentesi: viva Limburg in cui non c'è assolutamente un cazzo, yeeee -__-" Ogni volta devo fare almeno 1 h di treno per andare in qualche posto interessante, uff..).
Ok, fanciulli, anche per oggi era tutto: un bacio e a presto ;)
xxx

giovedì 5 dicembre 2013

Belgische eten: deel TWEE :)

Ciao a tutti!
Vi sono mancata? :P
Perciò, come potete leggere anche dal titolo questo è un altro post random sulla CUCINA BELGAAA :D Siete curiosi? :P Iniziamo, su!

  1. Witloof met kaassauce

    Questo è uno di quei piatti che ho provato subitissimo. E' abbastanza buono: la verdura (non identificata ahah) è avvolta in una striscia di prosciutto e il tutto è ricoperto di ssssssalsa al formaggio fumante, suuper lekker devo dire :3


2. Broodpudding

Per la serie "non mi emoziona" ecco a voi il pudding di pane! Tecnicamente è una cosa che piace abbastanza qui, ma... non rientra esattamente nei miei gusti personali. Però, ve lo consiglio comunque, magari vi piace :) Per gli ingredienti ricorda molto il nostro panettone, perché c'è la frutta candita (talvolta anche pezzettini di mele e noci) e la lievitazione credo sia la stessa, però la consistenza è un po' più dura rispetto al tradizionale panettone. E' morbido, capiamoci, ma non troppo!



3. Approfondimento sui wafels

Beh, ormai c'ho proprio una cultura in merito, ahah... Ho scoperto più o meno recentemente che esiste una NETTA distinzione tra i wafels: quelli di Brussel e quelli di Liege/Luik! I primi hanno lo zucchero al di fuori, gli altri all'interno... Sinceramente? Sono entrami due cose meravigliose! Ahah Però, FOOORSE preferisco quelli di Liege... FOOORSE :P Jullie moeten proberen om zeggen welke is de beste! (Dovete provare, per capire qual'è il migliore :D)


Tipici wafels di Liege/Luik :)


E questo, invece, è un tipico wafels di Brussel ;)

4. Snoepjes van Gent

Questi non li ho ancora provati, perché sono tipici della città di Gent (3 h di treno da casa mia per intederci :') stupido Limbuuuuurg D:) però me li hanno consigliato e così voglio fare lo stesso con voi! :P Dovrebbero essere sostanzialmente dei cioccolatini con del liquore all'interno... Provarli è nella lista di cose da fare una volta tornata in quella bellissima città ;)


5. Liefmas, la "birra rosa"

Si sa, il Belgio è un paese estremamente famoso per la sua vasta produzione di birra: ne produce, infatti, più di 300 (o forse di più '-') tipi diversi! La mia preferita? La Liefmas, la "birra rosa" per le ragazze ;) Generalmente non sono una grande amate della birra, ma, credetemi, bere questa è una cosa meravigliosa! A molti (ai ragazzi) non piace, perché è molto presente il gusto della frutta, della ciliegia in particolare, ma a me, invece, piace parecchio e devo dire che la preferisco alla classica birra! (La depressione nel pensare che non la troverò MAI in Italia mi mangia viva... D:)


6. Jupiler

Restiamo in tema di birre :) La Jupiler è probabilmente la birra più popolare in Belgio. La bevono tutti: giovani, vecchi, ragazzi, ragazze... Lo so, lo so: vi state certamente chiedendo: "Ma.. che differenza c'è tra una birra e l'altra? 300 tipi diversi di birre? Ci sono davvero 300 e passa sapori di birre diverse?". La risposta? Sì. Credetemi, io ero la prima a pensare che non potesse esserci chissà quale differenza, ma, veramente... si sente eccome! Questa qui rientra sempre tra le mie preferite; non so bene perché mi piaccia, perché, ripeto, non sono una grande esperta di birre, però, a differenza di molti altri tipi, la bevo con piacere e non è eccessivamente pesante o... "strana" (?). E' buona, ecco tutto. Ahahah (Ah, e tra parentesi un buon belga che si rispetti deve NECESSARIAMENTE avere almeno una Tshirt della Jupiler, se no... non è un vero belga ahah)


6. Speculoos

Io non so descrivervi esattamente la dipendenza che ho con questi biscotti: sono TROPPO buoni!! Sono tipicamente belgi/olandesi e, tra tutti i tipi di biscotti esistenti, sono assolutamente, senza la minima ombra di dubbio, i miei preferitissimissimissimi. Hanno un leggero retrogusto di cannella e in alcune varianti si possono trovare la noci, ma la ricetta non è esageratamente complicata, anzi gli ingredienti sono pochi e la miscela è abbastanza semplice. Al supermercato ne vendono a palate, ma fatti in casa... sono spettacolari <3 (Altra cosa che non troverò mai in Italia: farò una bella scorta prima di andarmene, tipo sicuro, perché senza non posso vivere :') ahah)


Ok, ragazzi, anche per oggi era tutto! :)
Spero che questo piccolo random sulla cucina belga vi sia piaciuto eeee... al prossimo aggiornamento! ;)
Doeeeei <3

domenica 10 novembre 2013

A.A.A....aggiornamento!

Ciao a tutti!
Mamma mia, è da tantissimo che non aggiorno questo blog! Eh, beh, mi sembra scontato e banale dirvi che qui ci sono sempre un sacco di cose da fare, un sacco di cose a cui pensare, ecc ecc, ed è proprio per questo che spesso non ho nemmeno il tempo di pensare a me stessa!! La vita è molto impegnata e a renderla in questo modo è principalmente la scuola: sarà che poi io sono in un college privato (l' HHC di Lanaken) e, quindi, la vivo in maniera ancora più intensa, ma... veramente... ho tantiiiissime cose da fare!
Però, oggi è un giorno tranquillo e domani sarà vacanza (commemorazione della fine della prima guerra mondiale, a quanto ho capito), quindi mi sembra giusto raccontarvi qualche cosuccia :P
Dunque.. dove eravamo rimasti? Ah, alla mia depressione. Eheh, questo è proprio il periodo: vedo un sacco di miei amici, altri exchange, che sono anche loro un po' giù per tutta una serie di vari motivi (difficoltà, mancanza di casa, dell'Italia, ecc..) però fortunatamente io in questi giorni mi sento bene e spero di non ricaderci più (ma tanto sarà inevitabile, lo so :'D). 
E' solo che penso che mi piace proprio tanto la mia vita qui: ho una certa libertà, una famiglia numerosa con delle sorelle, un fratello e dei genitori dolcissimi e viviamo felici nella nostra casetta immersa nel verde (ormai arancione) di Kesselt! E' un tipo di vita molto tranquillo.. L'altro giorno, non so nemmeno come, mi sono ricordata della confusione di Palermo, delle grida continue che si sentivano da fuori, dei clacson, del rumore delle macchine che sfrecciano... Qui non c'è nulla di tutto questo. L'unico rumore che si sente è quello della macchina che parcheggia nel vialetto, quando arriva qualcuno, o delle mucche (taaaante mucche!). E' tutto molto silenzioso, tranquillo, quieto...
Non capisco esattamente come, ma mi è successa una cosa strana: è come se la mia vita italiana fosse un ricordo lontano, difficile da toccare. Ho dei ricordi un po' vaghi, delle istantanee nella mia mente e, specialmente in questo periodo, sono sempre più rare. Forse perché mi sto abituando, forse perché è giusto così, ma mi sembra come se ci fosse un muro tra il "prima" e il "dopo". Quel muro in realtà sono io. Io divido vita in due sezioni precise e a dirla tutta queste sono come l'acqua e l'olio: sono dentro di me, ma non perfettamente mischiate. Non ancora, almeno.
Finalmente, comunque, comincio ad ambientarmi. Sto cominciando ad avvicinarmi ai miei amici di scuola: siamo stati a party tutti insieme e la settimana prossima ho la mia prima uscita "ufficiale" con loro! :) Dopo due mesi finalmente ho ricevuto il mio primo invito a uscire! :) Lo so che molti dicevano che dovevamo essere noi a proporre e non aspettare che fossero gli altri, ma sinceramente non mi sentivo nelle condizioni di prendere iniziativa così come loro sembravano abbastanza impegnati, così ho preferito uscire e organizzare con gli altri exchange.. Ma adesso FOOORSE ci sarà una piccola svolta :)
Ci tengo molto a questa prima uscita, perché in un certo senso simboleggia il mio "inserimento" in questa nuova vita: comincio a costruire delle amicizie e tutto ciò mi fa veramente, veramente piacere :) Il problema dei Belgi, comunque, non è che non sono affettuosi; anzi, come ho più volte detto nei post precedenti, sono estremamente carini ed allegri, ma non si capisce perché, nonostante tutto il prio che mi facessero, non mi avevano mai proposto niente. Forse è un semplice fatto di mentalità, forse è più nelle abitudini italiane 'uscire', ma la cosa importante è che finalmente il ghiaccio si sta rompendo e voglio sfruttare al meglio quest'occasione!!
Per il resto spero solo che la lingua migliori sempre di più... Qui dicono tutti che sono abbastanza brava con l'Olandese per essere in Belgio solamente da due mesetti e mi fanno un sacco di complimenti, ma io mi sento comunque di un'ignoranza allucinante '____' ahah Sarà che comunque ho un po' di confusione in testa tra tutte le lingue che studio e il corso offerto da AFS non aiuta affatto: è piuttosto 'a muzzo' e non è esattamente 'grammaticalmente corretto' perché alla fine non studiamo 'regole' o cose così, ma solo vocaboli e 'frasi tipiche', però è comunque uno studio della lingua e non mi sento di condannarlo completamente! (E poi ogni mercoledì è un'ottima scusa per andare ad Hasselt e passare qualche ora con quelle splendide persone che sono i miei compagni di chapter :D Viva ZUUUUL! AHAH)
Una cosa, invece, mi corruccia un po': finora sono stata in alcune delle principali città belga (Brussel, Hasselt, Anversa, Gent) ma non le ho minimamente visitate come si deve! Ho visto qualche cosa, qualche strada, qualche monumento, ma non mi sento di avergli dedicato l'attenzione necessaria e, per questo motivo, mi sono riproposta più e più volte di ritornarci, almeno un'altra volta! :) 
A Brussel, SE TUTTO VA BENE, dovrei andarci proprio il mese prossimo, ma non posso assolutamente accennare al perché, sia per via delle mie varie 'scaramanzie' e simili sia perché non voglio mettere a rischio questa cosa per NESSUN motivo al mondo, quindi, se mai riuscirò a fare questa cosa, ve lo racconterò ad atto compiuto, promesso ;)
Ok, questo è stato un "riassunto generale", credo che basti, ma ho tante idee per i prossimi post; anzi... mi metto subito a lavoro! <3 :P
Un bacione e a presto! <3

venerdì 18 ottobre 2013

Mi manca la mamma

56 days left.

Se penso a quel famoso 23 Agosto, ai pianti disperati in aeroporto, agli abbracci in albergo, ai saluti, al nervosismo e alle grandi speranze, mi sembra che sia soltanto ieri. E' come se fosse dietro di me: mi giro ed eccolo! Proprio come un'ombra.
Eppure da quel giorno sono già passati quasi due mesi... Già, due mesi che non sono più in territorio italiano, che non vedo i miei amici, che non abbraccio più la mia mamma... Ecco, questa è una delle cose più assurde: quella donna credevo che non mi sarebbe mancata minimamente, che, anzi, avrei vissuto il nostro distacco con un leggero sollievo. "Adesso finalmente non ho nessuno che mi sta col fiato sul collo! Posso respirare!" e, invece, la mia mamma mi manca terribilmente. Mi manca, perché vorrei un suo abbraccio e qui non c'è nessuno che me lo sappia dare come faceva lei...
Con la famiglia, infatti, va tutto bene: non ci sono grandi problemi (e non mi sembrerebbe giusto, in ogni caso, se ci fossero di scriverlo pubblicamente), però certe volte il nostro rapporto assume una strana piega. E' difficile da spiegare: certe volte la consapevolezza di essere solo un' "host" e non una figlia vera e propria si fa sentire concretamente ed effettivamente non so quanto questo sia piacevole per una ragazza di soli sedici anni.
Ambra aveva le sue ragioni a volermi dissuadere da questo genere di esperienza, ma ero troppo entusiasta, troppo abbagliata, troppo trepitante per potermi fermare a queste semplici problematiche. Partire, partire: era questa la mia filosofia!
Eppure adesso, dopo solo un mese e mezzo, mi rendo conto che non vedo l'ora di tornare a casa... Ok, non fraintendete quest'affermazione: mi trovo bene qui, le persone sono simpatiche, i cieli belli e c'è un ché di nordico che ho sempre sognato, ma l'amore per la mia patria e la mia casa è certamente maggiore di qualsiasi affetto potrei provare verso questa terra. Amabile, sì, ma forse non sono ancora capace di apprezzarla a pieno.
In ogni caso sto bene: tengo duro e no, non rinuncerò.
Però, il tempo vola, corre veloce, siamo già a fine Ottobre, e infondo non so se questo mi dispiace davvero... In un certo senso è confortante. "Oh, tra poco sarà Natale.. e dopo Natale sarà come una discesa!".
Chissà come sarò alla fine di questo viaggio, chissà se alla fine mi sentirò veramente belga e se mi rammaricherò autenticamente per dover lasciare tutto; ma per il momento mi rattristo solamente pensando a quello che ho lasciato...
Mmm sì, la chiamavano depressione dei primi tre mesi. Credo proprio di averla qualche volta...

giovedì 17 ottobre 2013

La cucina belga! (Een lekker post!)

Era da un po' che volevo fare un post un po' diverso dal solito e, dopo aver intravisto e leggiucchiato un blog dedicato interamente alle ricette indiane (tenute ovviamente da un exchange in India!) ho pensato bene di prendere spunto e parlare un po' di quella che fino ad ora è la mia esperienza culinaria in Belgio... 
E' un po' difficile fare grandi discorsi, perché non è tanto diversa dalla nostra (la cucina italiana, comunque, resta sempre la migliore di tutte; ci tengo a precisarlo) e penso che avrà molte rassomiglianze con la gastronomia del nord Italia, però è questo il bello: anche se sono molto simili, alla fine non sono le stesse! Voglio premettere, inoltre, che non ho ancora certamente assaggiato tutti i piatti belgi, ma voglio spendere in ogni caso qualche parola su quello che ho avuto l'opportunità di assaggiare fino ad ora :)
Dunque... iniziamo!


  • Uno dei primissimi piatti che ho assaggiato sono state le mosselen (o in parole povere: le cozze con le patatine!) ed è il piatto nazionale! Consiste in una porzione (una pentola) di cozze "scoppiate" in una zuppa/brodino di verdure in cui ci sono sedano, origano e cipolla. Viene servito accompagnato dalle patatine fritte, che sono un must della cucina belga, e potete mangiarle semplici, così come sono, oppure intingendole nella maionese o una salsetta all'aglio! Mi è piaciuto: non è uno di quei piatti che ti resta nello stomaco, anche se le patatine non sono esattamente un cibo "light", ma, come ho detto, non appesantisce minimamente.. L'ho mangiato solo una volta, al ristorate, ma spero di poter gustarlo nuovamente uno di questi giorni! :)


  • Boerenkool met kuiltje jus: si tratta di una salsiccia/wrustel accompagnato da una specie di puré di verdure (le patate vengono schiacciate e mescolate con spinaci e qualcos'altro che non ho ben capito cosa fosse!). Allora... la salsiccia mi è piaciuta, perché era ben speziata, ma il puré... non era esattamente per me. La consistenza è strana, ma probabilmente non lo fanno tutti alla stessa maniera; in ogni caso, non è uno di quei piatti che mi ha colpita o stupita più di tanto!

  • Smoutebollen: la traduzione sarebbe "palle di lardo", ma vi assicuro che non sono assolutamente fatte col lardo!!! Si tratta di palline di una pasta dolce, come quella delle ciambelle tipo (in realtà non riesco a trovare nulla che gli somigli veramente!) che vengono cotte nell'olio e, una volta cotte, sono ricoperte di zucchero a velo. Ne esistono di varie versioni: semplici, con la frutta candita, con le gocce di cioccolato e generalmente hanno piccole dimensioni. Sono un dolce tipico del Capodanno, ma io le potete trovare tutto l'anno in alcuni stend per la strada o penso persino in pasticceria; io, per esempio, le ho mangiate al Kermis ad Hasselt! All'inizio ero un po' scettica, pensavo: "vabbè, dai, proviamo queste cose che saranno sicuramente come tutti gli altri dolci che ho assaggiato fino ad adesso.." e, invece, sono la cosa più lekker (deliziosa) che abbia mai assaggiato! Sono morbidissime e, se mangiate calde, fanno sentire come al Settimo Cielo! Stra, stra, stra consigliate, assolutamente! :D 

  • Waffels: No, ancora non ho avuto l'onore di mangiare quelli "autentici" (ovvero cotti al momento [mi viene la bava solo a pensarci aahha]) ma mi prometto di assaggiarli un giorno di questi! Finora, infatti, ho mangiato solamente quelli confezionati, che rimango comunque i waffels più diffusi... Sono come le caramelle (anche se molto, molto più calorici :D) e li mangiano un po' tutti: grandi e bambini. In treno, a scuola, per strada... si possono gustare ovunque si voglia! :) Le versioni più diffuse sono due: semplici con un po' di zucchero (normale, non a velo) oppure completamente ricoperti di cioccolato. Io preferisco i primi, perché per i miei gusti quelli ricoperti di cioccolato sono troppo poco morbidi e non sanno veramente di waffels... a mio parere!


Per il resto nulla di particolare: tante zuppe, carne e verdure con salsine e pane, tantissimo, tantissimo pane!!! Qui hanno una specie di venerazione... Ci sono molte versioni: con i cereali, nero, bianco, baguette, sandwich, ecc... E dato che esiste una varietà svariata di pane, c'è anche una scelta infinita di condimenti!!! I supermercati ne sono pieni, perché ovviamente, essendo per la maggior parte del tempo fuori casa, i Belgi campano di panini e cose simili, quindi questa è il bisogno/la richiesta principale di questo popolo. (In ogni caso no: nulla a che vedere col pane italiano... A Palermo avevo un panificio di fronte casa mia... che amarezza ahahha).
E sorvolo anche sul cioccolato, perché mi sembra abbastanza scontato :) Insomma: è uno, se non il principale, più famoso al mondo!! (Anche se devo anche ammettere che io ho mangiato più cioccolato austriaco che belga.. chissà perché :P ahahah <3 <3 [tutto ciò mi ricorda che sono addicted... SALVATEVI...!]).
Ok, questo per il momento è tutto: lo so che non è tantissimo, ma sono qui solo da un mese e mezzo.. non posso mangiare TUTTO in poco più di cinquanta giorni!!! xD Datemi tempo u.u ... prometto che aggiornerò quando ci saranno novità degne di nota! ;)
Un bacione a tutte e spero di avervi fatto venire l'acquolina in bocca ahah,
xxx

Elisa!

P.S.
- In Belgio gli yogurt hanno la consistenza (disgustosa) dei budini, e i budini hanno la consistenza degli yogurt. #NOSENSE ahahah
- Le patatine belghe sono un'esperienza ultraterrena, ma ATTENZIONE: quelle autentiche si trovano solo alle fiere o in questi stand "a muzzo"! Diffidate da quelle dei festival o dei negozi... secondo me non sono nulla di che!
- Spesso con le patatine servono anche delle palline di carne, che sembrano delle piccole arancine di carne: NON MANGIATELE. Sembrano palline di vomito, veramente! ahahah (purtroppo non ricordo il nome specifico, sorry D:)
- I Belgi non sanno che per cucinare la pasta va messo il sale nell'acqua... Immaginate il risultato. E gli spaghetti non sono come i nostri, anche se al supermercato potete trovare le confezioni della Barilla, ma sono molto più leggeri e... gommosi? Cioè non gommosi, ma non hanno quella consistenza tipica della pasta...! Sono... morbidi, ma in un senso strano! (Begrijpen jullie????? ahahah)

lunedì 7 ottobre 2013

Articolo scritto per Intercultura!

Mi chiamo Elisa e vengo da Palermo, Sicilia, 654858 abitanti. Frequento il Liceo Classico in una scuola piuttosto grande, affollata, piena di gente.
L’anno scorso ho deciso di mettermi alla prova e di dare vita al mio desiderio di conoscere nuove culture; perciò, mi sono iscritta al bando del concorso AFS Intercultura e da lì è cominciata una grande avventura. Dopo un anno di fascicoli, attesa e tante speranze, alla fine la mia voglia di avventura mi ha portata a Kesselt, in Belgio, 3620 abitanti.
Qui è tutto completamente diverso dalla mia “vita italiana”: sono passata da una grande città, caotica e confusionaria, ad un piccolo villaggio composto da sole abitazioni, nessun tipo di negozio: solo case, mucche e grandi distese di verde. Dal Liceo Classico sono passata praticamente ad una sottospecie di “Linguistico”, dato che adesso mi ritrovo a studiare ben cinque lingue: olandese, francese, inglese, spagnolo e latino! La scuola, inoltre, è anch’essa completamente differente: sono diversi gli orari, il sistema scolastico, le regole e le strutture, che qui sono molto più tecnologiche... Tuttavia, la mia scuola, a differenza della “norma” in Belgio, non è particolarmente grande, ma questo permette che si crei una maggior intimità tra gli studenti e persino coi professori. 
E a questo punto non posso fare a meno di precisare quanto tutti quei luoghi comuni sui nordeuropei siano privi di basi: si tende sempre a pensare che siano “freddi”, timidi, riservati, ma personalmente tutte le persone che quest’esperienza mi ha fatto incontrare si sono rivelate estremamente amichevoli, aperte e soprattutto disponibili. A scuola i miei compagni cercano sempre di aiutarmi: mi aiutano a non perdermi, mi traducono quello che l’insegnante dice e se ho bisogno di qualche aiuto in una materia, sono sempre pronti ad offrirsi.
Sono davvero felice e soddisfatta dell’opportunità che mi è stata data: sto imparando, ogni giorno di più, a relazionarmi con una cultura diversa dalla mia; guardo le abitudini, i piccoli gesti, ascolto i modi di dire, cerco di imparare quanto più possibile da tutto quello che mi capita.
Sono certa che quest’anno sarà fondamentale per me non solo per tutte le cose che scoprirò e di cui mi arricchirò all’estero, ma soprattutto perché nello stesso tempo acquisirò una maggiore consapevolezza della mia identità italiana. Quando tornerò in patria, infatti, non avrò soltanto le mani e gli occhi pieni delle immagini e dei numerosi ricordi del mio nuovo, meraviglioso Paese ospitante, ma anche il cuore e la mente ricchi di un affetto verso quella terra, che mi ha visto crescere e che ho “lasciato” per 10 mesi.
E infondo credo sia proprio in quel momento che davvero potrò dire di essere “cittadina del mondo”, quando mi sentirò pienamente parte non di una, ma di ben due culture: diverse, ma entrambe estremamente speciali ed importanti per me. 



Ok, questo è l'articolo che ho scritto un mesetto fa per AFS Intercultura e ho aspettato un po' prima di pubblicarlo, perché aspettavo che spuntasse prima sul sito ufficiale di AFS Italia.. ma forse non lo caricheranno quest'anno, quindi, nell'attesa e nel dubbio, ho deciso di pubblicarlo anche sul mio piccolo, tenero blog! :)
Spero che vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti!
Un bacio e a presto :)

Nostalgia, nostalgia.. canaglia!

Eccomi qui, a quasi un mese e mezzo di distanza (45 giorni se vogliamo essere precisi :P) dalla mia partenza! So che non aggiorno molto spesso in questo periodo, ma vorrei che capiste che, essendo immersa in tutto e per tutto in quest'esperienza (ed essendo alquanto impegnata con la scuola, aggiungerei) non mi viene sempre facile entrare nel blog.. Comunque proprio oggi ho pensato ad alcune cose carine da fare per questo spazio virtuale e presto vi comunicherò le mie idee (geniali :P) ahah
Comunque.. vi starete sicuramente chiedendo come va.. beh, va. Non bene, non male.. Diciamo che sono a giornate: certe volte sono molto, molto felice di tutto ciò che mi circonda e certe volte un po' meno. Così anche per la lingua: il fiammingo, diceva Tommaso (exchange student in Belgio 2012-2013) è una brutta bestia e aveva proprio ragione! La prima volta che lo senti sembra... non lo so... una sottospecie di sputo! E tutte le parole sembrano uguali, non riesci a distinguere niente.. Yasmine (exchange student in Turchia 2012-2013) dice che quando sentiva parlare gli altri le sembrava sempre che dicessero "blablablablablablabla *il suo nome* e blablablabla" ahaha ed è proprio così! Certo, alcune volte riesco a percepire qualche parola, addirittura alcune volte capisco e formulo anche delle frasi (stupidissime, banalissime frasi), ma non posso certo dire di capire.. non bene almeno. Ma dicono che sono sulla strada giusta, quindi aspetto e spero (e prego tanto! ahahha)
Vorrei studiare meglio la lingua, leggere il libro (in fiammingo) che ho iniziato (sì, è un libro per bambini) ma non ho mai il tempo: tra skype, compiti (soprattutto compiti) e impegni vari finisce sempre che questi restano solo progetti... così come tante altre cose e mi sto scervellando per trovare una soluzione a questo problema.
Intanto il tempo passa e a me sembra di essere qua da una vita! Non mi sembra proprio di essere partita solo un mese e mezzo fa, ma... che so... tre mesi fa! E anche se per la maggior parte mi trovo bene e non ho grandi problemi, mi manca tremendamente tutto di casa mia.. Credo che col post precedente si sia un po' notato questo, ma in questo momento sento veramente la mancanza della mia "vita italiana".. Una volta l'unica cosa che volevo era andarmene via, partire, ricominciare da zero e dimenticare una volta e per sempre l'Italia, ma adesso non posso negare che mi manca tutto: dal cibo alla mamma rompi palle che grida quotidianamente. Mi manca sentire la vita fuori dalla finestra (qui sento solo mucche e vedo distese di verde... Ok, bellissimo, ma sono cresciuta con altre cose). Mi manca la mia stanza, i miei vestiti; mi manca persino la scuola italiana! E ovviamente mi manca parlare l'italiano... capire tutto quello che una persona mi dice, non dover pensare prima di aprire la bocca.. Mi manca un po' tutto ed è questo quello che mi preoccupa: sono passati solo 45 giorni... come sarò alla fine di questo percorso? Che persona sarò diventata? Riuscirò ad andare fino in fondo? In questo momento non so rispondermi, ma sono (come sempre) positiva..
Infondo ce l'hanno fatta tutti: perché io non dovrei? Però, tra le tante cose ho anche paura di non godermi abbastanza quest'esperienza per colpa di tutta questa nostalgia.. Ok, ho il countdown nel telefono per i giorni che mancano al mio rientro in Italia: l'ho impostato il primo o il secondo giorno che sono arrivata e in un certo senso potrei dire che è confortante alle volte vedere che mancano solo 279 giorni.. Non sembrano tantissimi e lasciatemi illudere di ciò. So che questo non è esattamente l'atteggiamento "modello", ma permettetemelo: è ancora presto per sentirmi pienamente parte di questo mondo e sono in una fase di stallo. Ho messo la mia vita in standby e un'altra si sta scongelando: so che devo aspettare. 
Chissà se anche altri, exchange come me, si sentono o si sono sentiti in questo modo... Se sì, fatemelo sapere, scrivetemi un commento, perché potrebbe essermi molto utile! :)
Io, adesso, dovrei continuare a studiare e fare anche altre 28432747328 cose... quindi, ci si sente presto: un bacio e tot de volgende keer! <3

"Parlaci di alcuni dolci tipici dell'Italia"

E così improvvisamente ti ritrovi a parlare di cassate, cannoli, babà, cannelloni, torte savoia, pasticciotti, genovesi, dolci dei morti, biscotti di mandorle... E le parole non bastano, devi mostrare di cosa parli, devi togliere ogni curiosità e tu piano piano cominci ad appassionarti, non la smetti di pensare a cosa da aggiungere, da precisare, perché è qualcosa che ti tocca in prima persona.
Il discorso si allarga: parliamo dei dialetti italiani. Quanti sono? Sono davvero così diversi? Entriamo nel vivo della discussione, parliamo di qualcosa che caratterizza e che costituisce in maniera concreta la cultura italiana. E sentendo tutte quelle cadenze, ti viene da ridere, perché ti ricorda quanto è bella, meravigliosa, la varietà di cui gode l'Italia. Una sola nazione, unita, ma non sempre in modo convinto. Ma quanto è bello pensare di non essere tutti uguali, di avere così tante tradizioni, di avere la possibilità di arricchirci quotidianamente, perfino senza accorgersene.. E invece c'è chi, folle, crede l'Italia non sia una, ma non posso che disapprovare: l'Italia è UNA, perché, per quanto diversi tra noi, non si può concretamente pensarla divisa, disfatta, incompleta.
E una volta che sei dentro come fai a uscire da una discussione del genere? Cominci semplicemente a mostrare tutti i luoghi più belli, tutti i posti che conosci, dove hai vissuto... Riscopri improvvisamente Palermo, città che avevi fortemente criticato per gli ovvi problemi di amministrazione, diventa d'un tratto la città più bella del mondo. 
Da Palermo passi a Cefalù, a Sciacca, ad Agrigento, a CALTABELLOTTA, a Taormina, a Siracusa... E arrivi a parlare del teatro, degli spettacoli che hai fatto, di quanto sei orgogliosa di tutto: della tua nazione, delle tue passioni e di ciò che ti ha permesso di diventare la persona che sei, ciò che ti ha splasmato e che hai vissuto per 16 anni e mezzo.
Diciamo sempre che l'Italia è un Paese di merda, che fa tutto schifo: la politica, la mentalità, ecc... E invece non ci accorgiamo quasi mai di vivere più bello del mondo. Un posto che tutti gli altri Paesi invidiano e, invece, noi vogliamo solo scappare... 
E' vero, io sono la prima che ha "abbandonato la nave", ma infondo penso che se non avessi scelto di fare questo tipo di esperienza, di allontanarmi così tanto dalla mia casa e da tutto ciò che consideravo quasi scontato, forse non sarei mai riuscita ad apprezzare l'Italia così come sto facendo ora.
Ed è per questo che lo voglio dire: mi sento italiana!
E non voglio che si associ nessuno stupido pregiudizio o stereotipo a questa parola: niente "mafia", niente "pane, pizza, pasta" o "buongiorno principessa!"... solo ITALIANA.
Semplicemente, complessivamente e fortemente ITALIANA!


P.s.
Avevo scritto questo post inizialmente su Facebook, ma poi ho deciso di riportarlo anche qui, perché stranamente mi piace molto quello che ho scritto e che sono arrivata a formulare.. Spero che possa piacere anche a voi, un bacio a tutti e mi raccomando: viva l'Italia!

lunedì 23 settembre 2013

UN MESE IN BELGIO!

Ebbene sì, sono già passati 30 giorni da quando ho lasciato l'Italia! Sembra ieri, se ci penso... Non mi sembra proprio che un mese sia già volato! Beh, ne restano altri 9 tanto.. :P 
Mmm, dunque, cosa dire di questo prime mese? Sono successe tante cose, ho conosciuto tante persone nuove, tutte molto simpatiche e divertenti, e piano piano comincio capire QUALCHE cosa di olandese.. (Ci tengo a precisare che se mi parlano non capisco assolutamente una cippa di niente, ma se leggo un testo capisco qualche cosa e tutto ciò mi fa essere molto, molto positiva e ottimista in questo momento :D) Ah, sì, tra qualche giorno poi non parlerò più Inglese, quindi spero vivamente di imparare molto più velocemente! (Già lo so che la disperazione di non capire e non farsi capire prenderà il sopravvento di qui a qualche tempo :') yeee). Stay positive, Elisa. Stay positive!
Ah, una cosa divertentissima che mi capita in questi giorni è di non capire o di non riuscire a controllare più le lingue che "parlo" (avvaliamoci di questo termine, su ahah): parlo con in inglese e mi scappano parole in olandese o addirittura frasi intere in italiano, parlo in olandese (farnetico, ecco: questo è il termine giusto) e ci immischio l'inglese, quando parlo italiano coi miei amici/genitori poi mi sento in colpa e cerco di pensare alla traduzione in olandese... è un casotto! Penso che uscirò folle un giorno di questi, ma probabilmente - anzi, sicuramente - lo sono già! :D LOL
Comunque, tornando a parlare di questi primi 30 giorni... In questo breve periodo ho annotato nel mio diario un paio di cose, impressioni generali, pensieri, cose così.. E ho pensato di condividerle con voi, così.. per farvi un po' un'idea di cosa ho visto/percepito di questo piccolo, ma adorabile Belgio fino ad ora! :))
Dunque...
  1. I Belgi bevono come spugne e l'espressione "fiumi di birra" qui assume un significato proprio e concreto. (Questa ve l'avevo già preannunciata nel post precedente, però :P ahah)
  2. I Belgi vivono di patate.
  3. I Belgi sono persone dolcissime e sempre pronte ad aiutarti, non importa se ti conoscono solo da 1 h o meno.
  4. I Belgi odiano la macchina. Dirgli di affrontare un viaggio superiore a 60 min equivale a uccidergli il gatto.
  5. I Belgi hanno sempre caldo. Non importa quanto fuori la temperatura sia fredda, loro si vestiranno sempre con pantaloncini e camicetta e continueranno a ripeterti: "Oh, ma ci sono temperature peggiori! Non puoi sentire freddo adesso!"
  6. Le ragazze belghe amano apparire belle. In particolare, non escono mai senza trucco (ci sono le eccezioni, ma sono rare) e il loro store preferito è Zara, senza dubbio.
  7. I Belgi sono orgogliosi di aver inventato le patatine fritte (sì, sono loro anche se si chiamano 'french fries') come noi italiani lo siamo della pizza.
  8. I Belgi (fiamminghi nello specifico) sono consapevoli che l'olandese è una lingua eccezionalmente brutta.
  9. I Belgi amano divertirsi, in qualsiasi modo, ora e circostanza.
  10. Quando vanno in vacanza, raramente i Belgi prendono l'aereo. (Nella mia famiglia, per esempio, solo mia sorella Freija l'ha preso...quattro volte in tutto!). Loro, infatti, considerato che sono Europa Centrale, preferiscono spostarsi in macchina (ma attenzione al punto 4!) o col treno.

Soooooo... this is my Belgian list right now! :)
Sono solo 10 punti, ma penso che per soli 30 giorni vadano bene ;)
Adesso sinceramente è tardino, dovrei andare a dormire, ma ho ancora taaaante cose da dire sul Belgio; tuttavia, forse è meglio risparmiarle per il prossimo aggiornamento... :P
Un bacio a tutti e DOOOOOEI!!! <3 ahahhah

martedì 17 settembre 2013

YOU HAVE TO SURVIVE!

Salve a tutti bella gente (o dovrei dire: "Hoi") !
Sono appena tornata dai due intensissimi giorni del SURVIVAL! Cos'è il Survival? Beh, avete presente Indiana Johns? Beh, qualcosa del genere.
Tutte le classi del 5 anno (non più di 50 ragazzi alla fin fine) si sono armati di super zaini da campeggio, scarpe comode e tanta voglia di fare (o forse è stato solo un modo alternativo per evitare di andare a scuola Lunedì e Martedì? ahah). Un pullman ci ha portato in un posto a 40 minuti dalla nostra scuola (HHC Lanaken) e lì ci siamo divisi per gruppi, in base ai nostri corsi. Io, se ve lo state chiedendo, ero nel gruppo di Moderne Talen :)
Una volta divisi, abbiamo fatto dei piccoli giochi per socializzare (come se non ci fossimo mai visti comunque, eh xD) e dopo qualche minuto... ci hanno tolto cellulari e orologi. Li avremmo rivisti solamente a fine giornata... E così carichi come muli ci siamo avventurati nel bosco immenso della città X, ahah.
Sotto la pioggia, al freddo e al gelo, con zaini più grandi di noi, abbiamo percorso ben 25 km al giorno. E come se questo non bastasse, strada facendo, abbiamo fatto anche dei piccoli 'test di sopravvivenza', tipo attraversare un lago solo con due corde o sollevarci tutti insieme uno per volta e far passare la persona presa in quel momento attraverso un quadrato, senza toccare le corde che lo formavano. Poi dovevamo pure cucinare da noi e non vi dico i "piatti" che sono venuti fuori... Il primo giorno io da brava italiana quale sono, ho provato a fare gli spaghetti, ma... non c'era nessuna speranza per le condizioni in cui dovevamo cucinare! Ahah Anzi sono venuti mangiabili.. La zuppa di oggi era tutto pepe ahahahah
Comunque, a parte la fatica e la disperazione per il freddo (vorrei dire: non ero solo IO, siciliana, a dire che si gelava!) sono stati dei giorni piacevoli. Inizialmente mi ha dato ai nervi non sapere l'orario e non poter comunicare, ma dopo tutto penso che se avessi avuto il telefono non mi sarei veramente goduta l' "avventura", quindi sono contenta dopo tutto.
In particolare, vorrei dire che dopo aver passato due interi giorni immersa nella natura, tornare a camminare in una cittadina fa decisamente impressione! E parlo di cittadina, piccola, con pochi negozi, casette basse e architetture non troppo complesse... non una metropoli o cose così. Vi giuro: mi ha fatto un'impressione atroce. Mi sono sentita catapultata in un mondo che improvvisamente non capivo più! Un po' come "Breaking Amish", l'avete presente? Mi sembra assurdo pensare di aver provato una cosa del genere, dopo solo due giorni di assenza dalla "realtà" e intanto è andata proprio così... che cose strane!
Ora sono a casa, la mia dolce casetta al confine estremo con i Paesi Bassi e circondata da mucche, che cerco di riprendere qualche energia e aspetto con impazienza la cena, ahah.
N.B.
Ho paura di ingrassare, perciò mi sono iscritta in palestra. E' una palestra/fitness a Maastricht ed è una SUPER FIGATA ASSURDA! C'è di tutto, è grandissima... Penso che ci passerò le giornate ahahah <3 Soprattutto perché, considerato il freddo che c'è (nonostante sia solo Settembre), devo ASSOLUTAMENTE usufruire della SAUNA <3 ahahah Ho capito che posso sopravvivere solo in questo modo :') ahhaha
Ok, fanciulli, ora devo proprio andare! Devo farmi doccia, shampoo, sistemare lo zaino immenso, preparare quello per domani, andare a mangiare e fare una dolcissima chiamata su skype super internazionale con i miei migliori amici sperduti per il mondo e possibilmente senza superare le 10.30 di sera! Ce la farò? SPERIAMO!
Nel frattempo, ci sentiamo al prossimo aggiornamento!
DOEEEIIIIIIIII <3 <3



Un'italiana ai fornelli, ovviamente!




La classe di LINGUE MODERNE :)