domenica 21 luglio 2013

365 giorni possono fare la differenza

Un anno fa era tutto completamente diverso. 
E chi se lo immaginava che in soli 365 giorni potessero verificarsi così tanti cambiamenti? Se penso alla mia vita così com'era esattamente un anno fa, mi viene da ridere: non c'è una sola cosa che sia rimasta identica. O forse una sì, per fortuna: Monica, anche se devo ammettere che il nostro rapporto non è proprio uguale uguale, ma credo sia maturato... chissà! Fatto sta che è l'unica cosa più o meno invariata. Per il resto è TUTTO diverso, stravolto!
Un anno fa sognavo di partire, andare via, il più lontano possibile da tutto e da tutti, di allontanarmi, di scomparire, di sparire per un po': pensavo fosse giusto così. Non mi sentivo pienamente apprezzata qui, anzi. Penso di averlo ribadito già in troppi post, ma credetemi se vi dico che ho vissuto una situazione a dir poco infernale. E quando dico infernale...intendo proprio da suicidio. Ma tenevo troppo alla vita per privarmi totalmente di essa, perciò ho logicamente pensato di scappare. LOL (E' abbastanza brutto da dire, ma non posso negare che soprattutto all'inizio pensavo all'anno all'estero come un'evasione...Certo, la passione per viaggiare e per le lingue era presente, ma non basta così poco per affrontare un'esperienza così grande; devi avere un obiettivo o uno scopo e inizialmente il mio era scappare).
Adesso, a 365 giorni di distanza, non mi rispecchio più nella persona che ero un anno fa, né la mia vita somiglia vagamente a quella di un'estate fa. Assolutamente. Adesso fortunatamente è tutto migliorato ed è straordinario notare che va tutto estremamente bene, quando sei prossimo a partire e lasciare ogni cosa... Stendiamo un pietoso velo, per favore.
E quindi eccomi qui, a 31 giorni dalla partenza, la grande partenza che ho sognato, agognato, immaginato per più di un anno; che ho progettato nei minimi dettagli, per cui ho passato notti insonni e per cui mi sono battuta così tanto. Eccola qui, adesso, pronta ad attendermi. Ed io...? Io sono davvero pronta? Io sono ancora così disposta a partire? Ma sì.. infondo sarebbe stupido e infantile rinunciare. E poi sono perfettamente consapevole che quest'esperienza può offrirmi tanto e che mi servirà, specie per il mio futuro.
Non nego, però, che la partenza mette comunque molta ansia: magari mi stresso inutilmente e sarà anche così, anzi sicuramente, ma non posso fingere di essere tranquilla e serena, quando dentro di me mi affollano mille e mille domande, dubbi e paure... Spero solo che vada tutto per il meglio. 
In ogni caso.. bene o male che vada, mi troverete sempre qui, in questo blog, a mettere per iscritto tutti i pensieri che mi passano per la testa... ;)
Al prossimo aggiornamento <3

sabato 13 luglio 2013

Ecco cosa ti porta a scrivere l'emotività. (Dedicato a tutti coloro che amo).

Il momento in cui ti rendi improvvisamente conto che tra 40 giorni sarai in un altro Paese, in un'altra casa, in mezzo a tantissime persone sconosciute che parlano una lingua che non è la tua e tu sei lontanissima da tutto ciò che ti è familiare: panico. Panico totale.
Stavo vedendo le foto di una delle ragazze straniere che ha passato quest'ultimo anno in Italia, a Palermo, e foto dopo foto mi sembrava di vivere insieme a lei tutte le emozioni che ha provato. So che ovviamente ho potuto solo immaginarle, ma vedere tutti i momenti che hanno composto la sua vita negli ultimi 365 giorni ha come fatto scattare un campanellino d'allarme nella mia mente: "Stai per partire, Elisa. Tra un mese e qualche cosina di più sarai in un aereo che ti porterà in Belgio."
Fino a qualche momento fa non riuscivo a rendermene conto, a fare mente locale, a focalizzare e invece...invece adesso mi sembra tutto così imminente. E' spaventoso.
Ho paura, tantissima paura. 
Non vedrò più Monica, non vedrò più Matteo, Tommaso, Mario, Giulia, Clara, Alessio, Ambra, Elide... Non vedrò più Lui... Non voglio, non voglio lasciare tutto. Voglio prendere tutte queste persone,  meravigliose, rimpicciolirle, farle diventare piccolissime, e metterle tutte dentro la mia valigia. Allora magari sarebbe tutto più facile. Più facile affrontare tutto.. Ma la verità è che la mia vera sfida non sarà imparare l'olandese o ambientarmi a Kesselt, non sarà cambiare abitudini o abituarmi al clima: queste sono sciocchezze, banalità. E allo stesso modo non mi importa se non vivrò più a Palermo o non frequenterò più la mia scuola, non vedrò più le stesse facce: non mi interessano queste cose. La mia più grande sfida sarà allontanarmi da tutte le persone che amo, accettare l'idea che dal 23 Agosto sarà il destino a giocare con le nostre vite.
In questi mesi ho così tanto desiderato partire, lasciare tutto, cambiare aria che quasi non potevo minimamente immaginare quanto sarebbe stato doloroso attuare tutto ciò. Cerco di farmi coraggio: "Andrà tutto bene, andrà tutto bene. Devi essere positiva, devi avere fiducia nel futuro. Non temere: andrà tutto bene."
Non so davvero dove sarò tra un anno, non ho idea di cosa farò, non so se avrò la fortuna di avere ancora vicine queste persone, però, proprio per questo motivo, mi sento di dirgli una cosa, di precisarla più che altro: non importa quanti chilometri ci separeranno, non importa se avremo 6 o 7 ore di differenza, non importa se non potremo sentirci per settimane e settimane, siete tutti nel mio cuore ed è lì che voglio custodirvi: vi stringo forte e mi ripeto, vi ripeto, che da parte mia non vi dimenticherò mai. Vi voglio bene, grazie per tutti i momenti che abbiamo vissuto e che potremo vivere in futuro: sono stati tra i migliori di sempre. Grazie, grazie, grazie.
Spero di rivedervi presto tutti quanti, spero veramente che ciascuno di voi possa passare un anno meraviglioso, chi all'estero e chi in patria, vivete e ricordatevi che a Kesselt, a Limburg, in Belgio c'è una ragazza che tiene a voi e che vi pensa costantemente.
Magari è vero: una volta lì sarò così tanto impegnata da non rendermi nemmeno più conto del tempo che passa, ma.. secondo me, anche se mi divertirò moltissimo, anche se vivrò momenti indimenticabili e memorabili.. una parte di me sarà sempre con voi. Costantemente. Anche quando non me ne accorgerò nemmeno io. Forse è questa la cosa più bella di quando tieni davvero a una persona: non importa cosa succede intorno a te o quanto tempo passi senza vederla, dentro di te hai comunque la certezza che il vostro rapporto non cambierà, che sarete comunque legati dallo stesso sentimento e dallo stesso affetto.
Beh, io almeno la penso così.. E voglio essere positiva. Infondo perché partire già negativi nelle cose? Persino quando si verificano delle catastrofi, secondo me bisogna essere positivi e continuare a sperare. Sperare sempre per il meglio, per tutto ciò che c'è di buono e di bello. Volere è potere, ne sono davvero convinta. E "la distanza potrà anche essere un fatto geografico..l'assenza no". Se una persona tiene a te, si vede.. anche nei piccoli gesti, nelle stupidaggini. Un po' come in questo post, che sembra tanto da disperata/ansiosa cronica, ma rimane comunque un modo per ricordarvi che vi penso, tanto. 
Positività. Ci vuole davvero tanta positività. E forse anche un po' di coraggio. 
Ok, posso farcela. Anzi, ce la farò. Sì, andrà tutto bene.
E' una promessa che mi faccio: andrà tutto bene.

venerdì 12 luglio 2013

Luglio: il tempo scorre

Ciao ciao gente!
Come al solito mi ritrovo a scrivere in orari indecenti (è l'1.00 di notte), ma ormai penso ci siate abituati :P Beh, è passato davvero un bel po' di tempo dall'ultimo aggiornamento, quasi un mese! Ma credetemi.. sono successe così tante cose, così tanti avvenimenti, impegni, appuntamenti, occupazioni varie che non ho mai trovato né il tempo né la giusta ispirazione per scrivere in questi giorni.. Però, oggi c'è e ne voglio approfittare :P
Dunque.. oggi è il 12 Luglio. Mancano - se non erro - 44 giorni alla mia partenza. 44 giorni della mia vita italiana. 44 giorni mi sembrano uno spazio di tempo fin troppo esiguo.. Sembra ieri che è finita la scuola e che mi preparavo all'estate.. Questi 44 giorni passeranno altrettanto velocemente? 
E poi cosa succederà? Quanti saranno i giorni che il mio cuore, la mia mente e il mio corpo in generale dovranno trascorrere in un nuovo territorio, in una nuova casa, in una nuova famiglia...? 44 giorni contro un numero spropositato di settimane. Sono pronta? Chissà. Ancora mi sembra tutto così irreale, così...finto! Non riesco a realizzare e mi da seriamente fastidio, tuttavia sono certa che una volta a Roma, all'aeroporto, con indosso la tanto famosa maglietta gialla...beh, allora FORSE potrei cominciare a rendermi conto...spero! 
Ancora non ho ricevuto nessuna comunicazione, ma è quotato al 99,9% che AFS mi convocherà per il 22 Agosto. Guardo questa data ed è come se avessi un macigno di sopra. Quel giorno segnerà una svolta. Una rivoluzione. Cambierà tutto. Chissà se in peggio o in meglio. Per ora so solo che ho paura. Paura di trovarmi male, di non riuscire ad ambientarmi, di perdere alcune persone, di non capire assolutamente nulla e di fare un grandissimo fallimento, ma credo sia normale tutto ciò... Infondo "so quello che lascio, ma non so quello che trovo".
E... tanto per infierire... qualche mese ricorderete che non vedevo l'ora di partire, di lasciare tutto e tutti e di crearmi una nuova vita, di ricominciare; ecco.. adesso ho sempre voglia di partire, di cimentarmi in tutto e per tutto in questa meravigliosa esperienza, però... buh. Sarà che la mia vita in questo periodo va abbastanza bene (ah, preciso che la parola con la "b" mi terrorizza): ho trovato delle persone straordinarie, persone con cui riesco a parlare di tutto e ridere, ridere, ridere anche delle cose più stupide. Mi sento serena e felice. Però, le nostre strade devono separarsi, almeno per un po': a tutti noi aspetta una grande avventura, chi in Belgio, chi in Ungheria o in Russia o in Austria o da qualche altra parte nel mondo, e credo sia giusto accettare il fatto ed avere fiducia nel futuro: le nostre strade si rincontreranno, ne sono sicura.
E comunque sì, Intercultura mi ha riportata alla vita. Lentamente, ma ce l'ha fatta. 
Un anno fa ero uno zombie: ridevo per convenzione, stavo con persone che odiavo e non apprezzavo minimamente, mi sentivo infelice, ma continuavo a fingere, perché non avevo nessun'altra possibilità. Tutto ciò mi ha psicologicamente distrutta, non voglio assolutamente negarlo. Credevo che non avrei più avuto la possibilità di divertirmi davvero e sentirmi pienamente felice, mi ero arresa all'idea che probabilmente il limite della mia felicità si era fermato lì. Ma mi sbagliavo.
La vita ti stupisce sempre, specialmente quando hai perso tutte le tue speranze. Certe volte... certe volte un solo folle gesto può cambiare un'intera esistenza. La mia iscrizione a IC è stata così. Ha permesso la mia totale metamorfosi. Mi ha permesso di ritrovare un po' di fiducia in me stessa, di conoscere tante nuove persone, non solo italiane o di Palermo, mi ha donato una nuova famiglia (dolcissima), mi ha fatto capire che non bisogna MAI perdere la speranza. I brutti periodi passano SEMPRE.
E anche se prima stentavo un po' a crederci, adesso ne sono convintissima: i fiori crescono grazie al letame. Adesso, adesso che tutto sta per cambiare, stravolgersi, mi chiedo in che modo si disporrà la mia esistenza, quali altre sorprese mi aspettano, se ci saranno (ma credo proprio di sì) delle delusioni.. Staremo a vedere. Io da parte mia tengo duro e stringo i denti. Non ho nessuna intenzione di buttarmi giù nuovamente.
E sempre a proposito di partenze imminenti... http://giulsinmy.blogspot.it/ 
Questo è il blog di una mia carissima amica, Giulia, exchange student da Sciacca a Kuantan (Malesia), che parte tra 4 giorni. Vi consiglio veramente di passare a dare un'occhiata al suo blog, è nuovissimo ed è fatto davvero bene :) Fateci un salto! u__u
Ok, adesso direi che ho parlato abbastanza per oggi. Avrei tante cose da raccontarvi, ma non voglio scrivere troppo, se no risulto noiosetta ;P perciò, ci aggiorniamo, carissimi!
Al prossimo post <3
Un grossissimo bacio,
Elisa!