venerdì 29 marzo 2013

Tante piccole novità tra cui...

Signori, udite, udite: HANNO FISSATO LE ORIENTATION! :D
Già, già! Ieri sera mi è arrivata una email dalla responsabile invio, che praticamente fatto venire un infarto! Erano giorni e giorni che aspettavo di ricevere un'email o un qualunque segno di vita da AFS e ogni volta che vedevo un nuovo messaggio nella posta elettronica non proveniente da IC ci rimanevo malissimo :( Più che altro mi era venuta l'ansia a mille! Pensavo: "Magari il bonifico non è arrivato...oppure la lettera con l'autorizzazione si è persa...e le pagelle...forse...chissà forse mi hanno scartato perché non ho fatto qualcosa bene e ora il mio posto in Belgio è stato dato a qualcun altro...!!!" (sì, se non si fosse notato, sono una persona parecchio ansiosa ahah).
Ma per fortuna è andato tutto bene e tra meno di un mese ci sarà il primo incontro! :) Il 23 Aprile, infatti, c'è un incontro di circa due orette in cui la partecipazione è obbligatoria tranne che per chi fa gli estivi o i bimestrali. Dicono che parleremo della "normativa scolastica", ma non ho idea di quale sarà sostanzialmente l'argomento e di che cosa tratterà effettivamente...
A Maggio poi ci saranno altri due incontri: uno il 12, che è una domenica (e qui c'è tutta una "simpaticissima" storica, perché credevo che la replica del mio spettacolo fosse fissata per quel giorno e tutto ciò mi "riempiva il cuore di immensa gioia", ma oggi ho scoperto che in realtà la replica è l'11 e perciò è tutto appostissssssimo...grazie al cielo! :'D); prenderà tutta la giornata e sono curiosissima di sapere dove si terrà l'incontro :P
L'ultima - gnee :( - orientation durerà tre giorni (dal 17 al 19) e si terrà al Saracen, che è un hotel vicino Palermo :) "Sfortunatamente" dovrò fare un'assenza a scuola...macchepppeccato!! :') Ahah Sono sicura che questo sarà l'incontro più bello, non vedo l'ora di andarci!!! <3
Però, se devo dire una cosa, un po' mi dispiace che le ultime due le abbiano fissate a Maggio, perché è un mese terribile per prendere impegni, considerati i miliardi di viaggi e interrogazioni che dovrò fare.. Sarebbe stato meglio farle a Giugno, una volta finita la scuola, secondo me.. però, vabbè: evidentemente avranno avuto delle ragioni per farle a Maggio anziché a Giugno! 
Muoio dalla voglia di rivedere tutti! :) Oggi - per dire - ho fatto un sogno assurdo: ero insieme a tutti gli altri exchange che conosco prima della partenza e tutti erano un po' schizzati/esauriti/disperati.. ahahah Uno ad uno dicevano cose tipo "oddio, oddio...adesso tocca a me! Stiamo per arrivare nel mio Paese ospitante!!!" (sì, nel mio sogno viaggiavamo in pullman..NO COMMENT AHAHAHA). Mi sono svegliata parecchio agitata: sembrava tutto così reale! (tranne per il pullman..AHAHAHAH)
Questo sogno mi ha fatto capire che ormai manca veramente, veramente poco... Siamo già alla fine di Marzo e presto finirà la scuola ( - 75 yeee)...arriverà l'estate...e io dovrò cominciare a "fare i saluti". Mi è piaciuta molto la frase che Christian, un futuro exchange in Russia, ha scritto nel suo blog (sì, in questo periodo sono un po' fissata coi blog degli altri ahah :P) :

"Presto dovrò preparare le valigie per andare in gita, e pensandoci ho riflettuto su quante volte quest'anno dovrò preparare la mia valigia. Ma non quella vera e propria. Quella culturale, personale, morale.. ho pensato a quante volte dovrò cambiare idea su di me, sulle mie scelte e sulle mie decisioni e sì, ho una paura fottuta"

Anch'io ho davvero paura: ho paura di essere affidata ad una famiglia con cui non vada d'accordo, ho paura di non riuscire ad integrarmi tra i miei futuri compagni, ho paura di sentirmi perennemente sola, ho paura di non riuscire a capire completamente nulla della lingua, ho paura di non riuscire a fare niente e ho paura di andare male a scuola... ho paura di tornare e sentirmi spaesata e disorientata... ho paura di fallire, tremendamente. 
Ah, ansie da exchange student.. mi mancavano solo queste!! Certo, mi rendo conto che probabilmente questa sarà solo ansia temporanea e che una volta lì andrà tutto per il meglio, ma - sapete - è così difficile riuscire a vivere tranquilli e sereni!
Tra le altre cose comunque vi comunico che IC prende sempre più parte nella mia vita, anche se il mio programma da exchange non è ancora ufficialmente iniziato: l'8 Aprile verranno dei Belgi Valloni nella mia scuola, per vedere lo spettacolo teatrale della mia compagnia teatrale! :D (L'Antigone, però, che è quello dell'anno scorso, perché l'Alcesti, che è quello di quest'anno, lo portiamo in scena il 5 Maggio per la prima volta..) Eeeee sempre riguardo l'Alcesti il regista ha decretato che io e degli altri ragazzi che impersoniamo le "voci" di un pazzo (che poi alla fine sarebbe mio figlio...ahahah NO COMMENT#2) dovremmo recitare delle frasi in...NORVEGESE! (L'autore di Casa di Bambola, tragedia con cui contaminiamo l'Alcesti, era, infatti, nato in Norvegia) ahah Saremo assurdiii!! Se riesco ad avere il filmato giuro che ve lo posto! :P ahah
Ah comunque per il vlog ho deciso di iniziarlo alle orientation se riesco, se no lo inizierò dopo.. vedremo! :) Sicuramente vi terrò aggiornati, non preoccupatevi! Ahah
Okok, adesso credo sia meglio andare a fare greco D:
Un bacio a tutti e vi prometto che aggiornerò presssssstissimo! <3 <3 <3

mercoledì 13 marzo 2013

Thiking about a phrase: it's useful

Stavo vedendo il blog di Chiara, una ragazza che passerà con AFS un anno in Thailandia, e in uno dei suoi ultimi post ho letto una frase che magari potrà sembrarvi banale, ma che a me ha colpito particolarmente; diceva:

"Ci sono moltissime cose che ripetiamo ogni giorno, andiamo a scuola per il nostro futuro, lavoriamo per guadagnarci i soldi per il nostro futuro e viviamo seguendo i modelli che la società ci ha imposto.
Ma io mi chiedo, è giusto che sia così?"


Bella domanda.
In un mondo in cui tutto sembra subordinato al guadagno, al rendimento, agli impegni c'è davvero ancora spazio nelle nostre vite per cose come i sogni e le ambizioni? Oppure è più consono e conveniente rassegnarci tutti e metterci il cuore in pace, accettando sconsolati la "triste verità"? La domanda è parecchio più impegnativa rispetto a quanto sembra e rispondervi rappresenta un'impresa ancora più ardua, perché non si tratta semplicemente di citare le solite frasette da bacio perugina o riportare la citazione di quel film là: bisogna guardare dentro di sé, analizzarsi, interrogarsi e chiedersi con profonda umiltà e sincerità: "Io che cosa ne voglio fare della mia vita?". Non è facile. Non è per niente facile.
Certo, a tutti piacerebbe poter rispondere che in realtà non è così complicato, che basta l'impegno per raggiungere e realizzare i propri sogni, ma  sfortunatamente per chi la pensa in questo modo io sono dell'avviso che nella vita non basta solo lo sforzo: c'è bisogno anche di fortuna, tanta. Certe volte, infatti, non basta solamente "volerlo a tutti i costi" o "desiderarlo ardentemente": i desideri e le ambizioni, se non realizzati per lungo tempo, finiscono per adattarsi alle condizioni e alle situazioni in cui svolgiamo la nostra esistenza e - mi rendo conto che è una cosa abbastanza triste da dire ma - non c'è nulla che possiamo fare per evitarlo.  Per questo sopravvivere ogni giorno è un'impresa che costa fatica: ci vuole coraggio e forza di volontà per sollevare quotidianamente le palpebre e trovare la forza di alzarsi dal letto ed affrontare nuovamente tutte le difficoltà, tutti gli stronzi, tutte le dicerie... Ci vuole determinazione e convinzione, non tanto perché l'atto in sé sia faticoso o degenerante, ma perché tutti noi, alzandoci, abbiamo la consapevolezza di ciò a cui andremo inesorabilmente incontro quel giorno:  perenni corse frenetiche contro il tempo, nessun tempo e nessuna autorizzazione per respirare, nemmeno il tempo di fermarsi un attimo a guardare il cielo o il Sole...niente.
La società ci vuole in questo modo.
La società vorrebbe che fossimo tutti degli automi senza cuore, senza famiglia e - dati i vantaggi che ne ricaverebbe - neppure senza soldi. Ogni giorno indirettamente ci strappano via qualcosa, ci spogliano, ci lasciano nudi; in un sistema del genere non si riesce più ad apprezzare nulla: si diventa bigotti, le giornate finiscono per apparire ai nostri occhi costantemente grigie e cupe. Come si fa in una simile atmosfera a preservare i propri sogni? Addirittura ci sono persone che nemmeno riescono a ricordare il significato di questa parola, tanto l'hanno eliminata dal loro dizionario e della loro quotidianità. 
Per me, infatti, la vita non è cercare di conoscere quante più discipline o argomenti possibili, né "avvertire" gli altri, biasimandoli, di quanto sia impegnativo condurre un'esistenza felice! La vita è fatta da ben altre cose... La vita è fare imprese folli, campare alla giornata, avere il coraggio di volere ogni giorno di più! Non possiamo rinunciare senza nemmeno provare, solo perché ci hanno insegnato a pensare in un determinato modo! Io non voglio assolutamente sentirmi una fotocopia né tanto meno voglio rinunciare alla mia personalissima opinione per far piacere a qualcuno.
In tutto questo lugubre scenario, dunque, mi sento di rispondere vivamente che sì, i sogni sono importanti, anche se spesso si tende a sottovalutarli e a svalutarli: i sogni sono gli strumenti che ci permettono di continuare a vivere; il desiderio di riuscire a realizzarli ci riempie il cuore, lo pervade, lo scuote, lo distrugge, lo annienta. In sostanza: ci rendiamo conto che siamo ancora vivi e non ci siamo trasformati in delle stupide macchine! Mi chiedo veramente come molte persone, tra cui anche i miei stessi genitori, possano passare la loro esistenza senza mai andare oltre le semplici apparenze e i tipici comportamenti stereotipati. 
Inoltre, vorrei comunque precisare che no, non mi sento Dio in terra mentre scrivo questo papiro, ma esprimo (o almeno ci provo) la mia opinione: questo e ciò che penso e non credo ci sia maniera migliore per esprimerlo.
In conclusione, quindi, mi sento di lanciare un semplice ed accurato messaggio: riflettete sulla vostra quotidianità e analizzate con precisione i vostri comportamenti, al fine di capire se questi sono veramente frutto della vostra volontà o infelici risposte al sistema della nostra società.
Ognuno è padrone della propria vita e mi sento di aggiungere non bisogna mai, mai, mai dare per scontata la realtà: se diventa troppo noiosa e non ce la facciamo più a portarla avanti, probabilmente c'è qualcosa che non va'.. probabilmente, dunque, c'è qualcosa da cambiare. Abbiate il coraggio di non nascondere le vostre ali, ma di aprirle e di prendere il volo: ne vale la pena. Vivere ne vale sempre la pena.


P.s. 
Per chiunque volesse il blog di Chiara è indicato nella colonna a sinistra, sotto la voce "compagni d'avventura" insieme a tutti gli altri blog che seguo :) Fateci un salto, sono veramente ben fatti ed estremamente appassionanti! ;)

venerdì 8 marzo 2013

Questo sogno chiamato Belgio

Che cosa ne sarebbe della vita umana se ad allietarla non ci fossero degli elementi così piccoli, eppure così importanti, come i desideri? Come passeremmo le nostre giornate, la nostra vita, se non avessimo almeno un ideale per cui batterci? Certamente la nostra sfera emotiva si ridurrebbe di non poco e probabilmente la nostra intera esistenza apparirebbe grigia e totalmente piatta. Spesso, però, tendiamo a sottovalutare l'importanza di un desiderio, eppure... sono proprio i nostri sogni a tenerci in vita! Come si fa a dimenticarsi di cosa del genere? Tuttavia anche io qualche tempo fa ho creduto che fosse da stupidi sperare, illudersi e cercare di realizzare una propria ambizione: era davvero un brutto periodo, uno di quei momenti della vita in cui ti sembra che vada tutto storto... però, sono sopravvissuta e - a distanza di quasi un anno - mi rendo conto che non c'è emozione più intenza che quella del desiderio. Il desiderio ti tiene sveglia la notte, non ti da tregua, ti sfinisce e, anche se talvolta sarebbe meglio evitare, ci sono momenti in cui vale la pena di non dormire per sognare ad occhi aperti.
Il mio sogno? Difficile. Ne ho diversi per ora, se devo essere sincera.. però, mi sento di dedicare questo post a quello che fino ad oggi ha stravolto completamente la mia esistenza: l'exchange. Non posso, infatti, negare che la mia vita sia profondamente cambiata da quando ho deciso di intraprendere questo meraviglioso percorso: non so spiegare come - e credo che la cosa più bella stia proprio in questo - ma quest'esperienza, che in fin dei conti è appena cominciata, mi fa notare ogni giorno di più quanta sete di vivere e di conoscere ho dentro di me! Voglio viaggiare, vedere quanti più tramonti possibili, sentirmi libera e leggera, scoprire e meravigliarmi di nuovi paesaggi ed abbracciare con calore tutte le culture diverse dalla mia! E' uno spirito irrefrenabile, non posso - e non voglio - metterlo a tacere.
Rispetto al periodo a cui accennavo prima mi sento del tutto rinata: ho capito che ognuno di noi è responsabile e padrone della propria vita; gli altri potranno e dovranno essere solamente gli spettatori del nostro spettacolo. Non voglio apparire arrogante o chissà che cosa, ma rifletteteci: la nostra vita non è eterna ed è, anzi, caratterizzata da una straordinaria precarietà: non possiamo permettere che la paura del cambiamento o le nostre insicurezze o persino le offese e il giudizio della gente ci impediscano di perseguire i nostri obiettivi. Dobbiamo avere il coraggio di prendere e andare lì dove il cuore ci indica e la mia bussola in questo momento punta precisamente a Nord, verso le Fiandre.
La mia scelta di allontanarmi dalla mia città, dai miei amici, dalla mia famiglia e delle mie stesse sicurezze non è stata un'impresa facile: non ho idea di che cosa farò dopo metà Agosto, di dove andrò a vivere, di chi saranno le persone con cui dovrò condividere ogni instante della mia quotidianità e, neanche sforzandomi, riesco a immaginare come sarò alla fine di quest'esperienza...! Probabilmente sarò una persona completamente diversa, forse un po' più coraggiosa e tenace, ma la sostanza prima sarà sempre la stessa.
Perciò, mi sento in vena di darvi questo consiglio: per quanto la realtà possa essere triste e desolata, dovete avere SEMPRE la forza di continuare a sognare e a sperare in futuro migliore! Anche se sembra un'impresa assurda, anche se verrete presi per folli: non dovete MAI e poi MAI rinunciare a qualcosa per paura di una conseguenza. Siate coraggiosi ed affrontate qualsiasi cosa si presenti sulla vostra strada a testa alta!
Io ho avuto il coraggio di stravolgere la mia vita, di rialzarmi e di riprendere a camminare, più forte e testarda di prima.
Spero che le mie parole possano avervi lasciato qualcosa,
Buonanotte,
Elisa




domenica 3 marzo 2013

Marzo, Marzo... pazzerello!

Bella gente!
E' arrivato Marzo!! Sembra ieri che era Agosto ed io ero così confusa e angosciata riguardo la scelta dell'associazione...con tutti i dubbi sull'esperienza...la paura di dirlo alla scuola... l'indecisione per la scelta dei Paesi... non sembra proprio che sia passato tutto questo tempo!! Spero che quando sarò all'estero il tempo non scorra così velocemente! Ahah
Eggià...chissà come sarà! Da quando ho scoperto il mio Paese (Beeelgio <3) non faccio altro che pensare continuamente a come sarà la mia vita lì, alla lingua e tantissime altre cose...! Sono così euforica! :D 
Peccato che in tutto ciò, però, debba 'stoppare' le mie fantasie e i miei viaggi mentali, per concentrarmi sulla biologia (e mille altre materie uff) =___=" Non ne posso più di studiare: vorrei bruciare tutti i libri!!! E tuttavia è in questi momenti che cerco di ricordarmi che mancano - ormai - solo tre mesi alla fine della tanto odiosa tortura.. :') TRE MESIII... NE SONO GIA' PASSATI NOVE!! Ok, oggi sono un attimino sclerata se non si fosse notato, ahah
Comunque, in questi ultimi giorni sono stata un po' preoccupata (anche se il termine secondo me non rende).. più si avvina la partenza, più mi rendo conto di quello a cui dovrò rinunciare per 11 mesi...(Ah, sì. Per il Belgio c'è tipo un mese in più rispetto agli altri Paesi, tra parentesi :') ahah). Comincio a capire che lasciare TUTTO, sia le cose buone che quelle cattive, ha un certo peso: non è proprio facilissimo stravolgere il proprio quotidiano e la propria realtà da un giorno all'altro. Non oso immaginare come potrò sentirmi i primi mesi dopo la partenza.. Tutti gli exchange dicono che sono terribili e che si piange/ci si dispera continuamente..allegria :') ahah
Cioè - capiamoci - non è che prima non lo sapessi, ma adesso comincio a capire VERAMENTE cosa vuol dire... e comunque mi sento di precisare che non rinuncerei MAI a quest'esperienza, perché è la cosa migliore che potesse capitarmi e dopo tutta la fatica fatta non avrebbe completamente senso...! 
Quindi, buh.. non so nemmeno io cosa scrivere nello specifico: dentro di me ci sono una serie di sentimenti in contrasto... affetto, felicità, positività, entusiasmo, intraprendenza... tristezza, realismo, nostalgia precoce, amarezza... Sono consapevole che partendo cambierà tutto e io non potrò impedirlo; probabilmente solo certe amicizie resteranno inalterate (?), ma per il resto non c'è speranza che tenga e devo farmene una ragione. Infondo essere un'exchange vuol dire anche questo: spogliarsi di tutte le proprie certezze per andare incontro all'ignoto, farsi coraggio ed affrontare l'inimmaginabile. 
Credo comunque che la cosa migliore per il momento sia prendere quello che viene e - come si suol dire - mettersi l'anima in pace. Quello che sarà, sarà! (però speriamo che sia bello! ahahha)
Io sono fermamente convinta che la mia vita nasconde in sé tante di quelle meraviglie che devo solo avere il coraggio di non fermarmi mai e di avere sempre la forza di andare avanti! Voglio vivere, assolutamente, e non voglio rimpianti: quindi c'est la vie!
Ok, fanciulli: la biologia chiama, se no domani posso entrare direttamente a 90° a scuola (pregate per me, plx).. Vi terrò aggiornati, promesso :) 
Tot ziens! <3 <3 (Sì, sto cercando disperatamente di imparare il fiammingo ahah :P)

P.s. sto pensando di fare anche un vlog, voi che dite? Vi piace l'idea?? :)) Fatemi sapere! <3 <3