giovedì 30 maggio 2013

Relazionarsi è già un casino in Italia... come sarà all'estero!?

"Capire tu non puoi, tu chiamale, se vuoi... emozioni" (L. Battisti)

Che gran casino i rapporti umani! Così spesso vulnerabili e soggetti ai dubbi, alle incomprensioni, alle difficoltà... Alle volte anche quelli che sembrano poter apparentemente contare su basi solide e sicure, possono essere minacciati da una sciocchezza! Ed è tutto così difficile... La vita è difficile; capire quale sia il modo migliore di comportarsi e rapportarsi agli altri, questo: questo è veramente difficile. Si ha sempre paura di sbagliare, di fraintendere, di dire qualcosa di più o qualcosa di meno, di sbagliare il bersaglio, di non colpire, di deludere, di fare un papocchio, insomma! Eppure chi si è mai sottratto a questo gioco? Specie quando ci sono di mezzo i sentimenti, tutti vogliamo dire la nostra e trattenere le parole, i pensieri, le frasi, sembra un'impresa così maledettamente ardua. Impossibile negarlo. Siamo tutti succubi della paura di non riuscire.
E io sto analizzando questo aspetto solamente per quanto riguarda l'Italia..cioè la Sicilia...cioè Palermo...cioè la mia esperienza...cioè...la mia vita. Cosa succederà una volta che sarò partita e lo scenario sarà completamente diverso? Come si metteranno le cose quando a mettersi in mezzo saranno le insicurezze sulle forme verbali o i termini da usare, sui modi di fare o il modo di dire le cose? Eheh, proprio un bel casino i rapporti. Esiste forse qualcosa di più complicato ed astruso?
Noi adolescenti, poi, abbiamo un modo tutto nostro di considerare la faccenda: nella maggior parte dei casi tendiamo a porci il doppio, anzi no che dico il triplo, dei problemi che potrebbe porsi una persona normale e, perciò, finiamo inevitabilmente per far soffocare la nostra esistenza in un'immensa quantità di insicurezze e perplessità...senza venire a capo del problema, ovviamente! Siamo veramente bravi noi ragazzi, veramente bravi. E non venite a dirmi che esistono persone del tutto calme e capaci di non agitarsi mai per una conversazione o per una semplice frase: non potrei crederci, non sarebbero umani, ma soltanto delle macchine. Le emozioni ed i sentimenti, infatti, per quanto complicati siano, sono le principali qualità che ci differenziano dai semplici animali. Certo, adesso direte che non è vero, che è la coscienza a creare quel profondo abisso tra gli uomini e i semplici "esseri", ma allora mi sorge spontanea una domanda: la coscienza non è forse la perfetta e precisa consapevolezza di ciò che il corpo e l'animo provano, oltre che di ciò che è giusto o sbagliato? E allora come si può negare che i sentimenti sono il motore primo della nostra esistenza? Come si può rinnegarli in nome di un'esistenza piatta e grigia e costruita esclusivamente all'insegna del "stronzo è meglio perché ci guadagno e non soffro"?
Io credo ancora in un mondo retto dall'altruismo e dalla gentilezza, dove nessuno deve nascondere nulla, a partire dalle proprie emozioni. Sarò folle, avrò anche una visione utopistica, ma non posso minimamente accettare una realtà sterile come quella che molti cercano di profilarci! Assolutamente...! E se anche dovessi essere l'unica a pensarla in questo modo...beh, almeno potrei dire di aver qualcosa per cui essere speciale, per cui possa pienamente definirmi 'diversa' e non 'omologa' agli altri.
Sono convinta di ciò che dico: l'amore, intenso in qualunque modo si voglia, prevale sempre nelle nostre scelte. Non si può fare a meno di esso. E' l'ossigeno della nostra anima, è il cemento della nostra vita. Abbiate coraggio ed amate: profondamente, disperatamente, eccezionalmente, alla follia! 
Una vita senza amore è come un campo non coltivato: un dispiacere per gli occhi ed un totale spreco dei propri investimenti. 

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