lunedì 7 aprile 2014

Countdown mode: ON (again)

Il fatto che io mi ritrovi a scrivere puntualmente di notte non è affatto una novità, chi ha letto alcuni dei post precedenti lo sa benissimo. Era da diverso tempo che non scrivevo ed è proprio per questo che, adesso che ci sono le vacanze di Pasqua e ho un po' più di tempo libero, ci tenevo ad aggiornare un po' il blog. Ma andiamo a noi...
Qualche giorno fa ho ricevuto un'email da AFS con le informazioni utili circa il rientro in Italia ecc, ecc... Un'email tristissima in sostanza, il cui unico risultato è stato quello di mettere tanta, tanta, tantissima ansia. 
"Il tuo programma in Belgio Fiammingo è ormai quasi al termine...": non posso credere che io abbia ancora soltanto 97 giorni e poi sarà tutto "gedaan" (conluso). Sembra ieri che tra una lacrima e l'altra arrivavo insieme a tutti i "tipelli" italiani a La Foresta (Hogwarts) per la prima volta... Quel 23 Agosto non avevo la minima idea dell'esperienza che stava per cominciare e se ripenso alla ragazza un po' spaesata e terribilmente spaventata che ero, provo una grande tenerezza.
Sono cresciuta tanto in questi mesi, ho imparato tantissime cose: prima tra tutte ho imparato a cavarmela da sola, a sopravvivere, ad adattarmi e a scoprirmi ogni giorno. Al campo iniziale durante i vari workshops i volontari ci avevano chiesto perché avessimo deciso di partire e io, su due piedi, avevo risposto che era stato principalmente per curiosità ed intraprendenza; ma una ragazza di Hong Kong, Lowell, aveva detto così: "I left to find out myself, who really I am".
Nel corso di questi mesi ho pensato spesso a questa frase, perché anche io in un certo senso, come lei, ero alla ricerca di me stessa. Non dico che, quando fossi partita, non  ne avessi una certa (vaga) idea, ma credo che solo quando ti spogli di tutte le convenzioni, quando ti ritrovi veramente faccia a faccia con le tue paure e i tuoi peggiori timori, solo allora puoi capire veramente chi sei. E dopo sette mesi lontana, finalmente sento di poter dire che una delle cose principali che quest'esperienza mi ha donato non è stata la lingua o i (pochi) rapporti instaurati con le persone del posto: io ho scoperto me stessa, ho trovato la mia "verità", e questa rimane e rimarrà sicuramente una delle mie soddisfazioni maggiori.
Rivedo le foto scattate fino ad ora e - specialmente delle prime - penso: "Questa ero io, sì proprio io, Elisa... ma adesso sono così diversa! Sono un'altra Elisa... ma sempre io". Un po' mi aspettavo questa metamorfosi, già nel primo videoblog dicevo che probabilmente a fine esperienza sarei stata una persona completamente diversa, ma più che "totalmente cambiata" io mi sento "evoluta", maturata ecco. Mi sono successe tante di quelle cose, ho passato tante di quelle difficoltà, essenzialmente da sola, che tutto questo non ha fatto altro che cambiare la mia visione di me. Adesso mi sento abbastanza forte da poter affrontare il mondo intero, so che ne sarei capace, e sono fiera di tutto quello che ho fatto finora.
Mi sento come se i mesi fossero volati, letteralmente, e fa senso pensare che un anno sia passato così velocemente. E' ovvio che non vedo l'ora di tornare, di riassaporare i saporti di casa e respirare la calda aria mediterranea, ma mi rendo anche conto che ci lasciare le mie abitudini belga porta anche molta tristezza. Come sarà la vita senza De Lijn? Come sarà non prendere più almeno una volta al mese un treno della NMBS? Non vedere più centinaia di Panos o insegne di Het Belang Van Limburg. Nessuna Liefmans, Rodenbacht, Jupiler... Okay, ho ancora altri tre mesi, ma credete davvero che 90 giorni siano tanti? Sul serio? Ho l'ansia a mille: ci sono ancora così tante cose da fare, progetti da portare a termine, liste da completare, obiettivi da raggiungere, che quasi mi gira la testa se ci penso! Ma meglio non farsi prendere dal panico: per riuscire nel proprio intento bisogna sempre mantenere la calma ed il sangue freddo.
Inoltre, pensare di tornare mi spaventa terribilmente: se penso alla mia vita una volta tornata vedo solo un grande, grandissimo buco nero. Nessuna delle cose che ho lasciato è rimasta com'era e non so che piega prenderà la mia vita una volta rientrata... Ma meglio non pensarci troppo, non è ancora tempo per fare questi discorsi.
Tuttavia, devo farvi questa piccola confessione: ogni tanto, prima di dormire la maggior parte delle volte in realtà, mi faccio un po' il film dell'arrivo in aeroporto.. Penso chi ci sarà, chi non, come sarà sentirmi di nuovo a casa dopo dieci lunghi mesi di assenza.. In generale non mi piace farmi troppe 'illusioni' o cose del genere, ma è un'idea che mi torna in mente spesso. Più che altro perché penso che solo allora si vedrà chi è realmente importante e chi no, chi c'è e chi no. Chissà... vedremo.
Per adesso mi dico abbastanza soddisfatta delle amicizie che sono durate nonostante la distanza e talvolta anche a prolungati silenzi, ma c'è questo di meraviglioso: nonostante gli impedimenti e i rapporti talvolta sporadici, ci sono amicizie che hanno saputo resistere e persone che contano i giorni aspettando solo di riabbracciarvi. Queste sono le cose meravigliose della vita. Alla fine... rimane solamente chi vuole davvero rimanere: non importa che tu viva nella sua stessa città, in un'altra o su Marte: chi ti ama resta, a prescindere da tutto. E a chi ha preferito altro, posso solo dire che mi dispiace, ma infondo io non ho mai chiesto a nessuno di incatenarsi a me: siamo tutti liberi ed è proprio nella totale libertà che emerge la vera natura delle persone. E credo di aver detto abbastanza.
Una cosa è certa: (come disse la saggia Barbara<3) abbiamo una missione da portare a termine e poco importa se il percorso è stato ed è ancora oggi molto faticoso e doloroso. Non si torna indietro: piedi affondo e denti stretti, le cose vanno finite, questa missione va portata a termine, in tutto e per tutto!
Quindi, sì: iniziamo questo nuovo countdown! Non servirà solo per sapere quanto tempo manca per riabbracciare tutti, ma anche per 'dare più senso ai giorni che restano', per non buttare via nemmeno un istante.
Voglio concludere al meglio quest'avventura e ho fiducia in me e nel futuro quando dico che CE LA FARO'.


1 commento:

  1. Complimenti, sei bravissima a scrivere. Leggere ciò che scrivi è interessante tanto quanto leggere i libri della Rowling; non ho staccato gli occhi dal cellulare neanche per un istante, come se le tue parole fossero delle calamite e la mia curiosità del ferro. Non riesco a non commentare.
    Come la pensi di tutto, come ragioni... Questo significa veramente vivere. Le persone guardando i film di Harry Potter e nella maggior parte dei casi dicono: beati loro che hanno la magia... Oppure, quel mondo è vermanete bello perchè esiste la magia; ma in realtà anche nel nostro mondo esiste la magia: ed è quella di saper vivere veramente che, a pare mio, è una magia ma sotto un altro aspetto.

    Vorrei darti un consiglio: continua a scrivere quello che pensi perchè è grazie a persone come te che altre possono migliorare oppure semplicemte rialzarsi da una battaglia persa; dai tanta speranza.

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