martedì 14 gennaio 2014

Lettera alla mia mamma

"Lo vuoi sapere cosa sto pensando in questo momento? Non stavo facendo niente di ché, rivedevo certe foto, vecchie foto del 2011, fatte nel salone di casa e sono arrivata a pensare che questa è la cosa più bella che vi resterà di me. Fammi spiegare... Più in là, quando andrò a vivere per i fatti miei, o anche adesso che non sono presente fisicamente, tu e papà siete padroni di un patrimonio prezioso e profondo per la nostra famiglia: è la cosa più bella che vi resterà di me.
Io in quella casa ci ho vissuto, ci sono ricordi ovunque e, tra gioie e dolori, quelle quattro mura hanno visto il lento scorrere della mia esistenza per questi primi sedici anni e mezzo di vita. Mi hanno vista gattonare, cantare davanti la TV imitando le Winx o Hannah Montana, mi hanno vista disperarmi per lo studio e hanno assistito a diversi momenti di pazzia e fragilità; quelle quattro mura hanno conosciuto i miei amici e gli amori che ho avuto. Sanno tutto di me ed è proprio per questo che posso definirle "casa mia".
La mia anima e la mia essenza sono in un certo qual modo racchiuse lì, perciò... se mai sentirai la mia mancanza o sarai giù perché non c'è più nessuno a fare rumore per casa, non devi far altro che pensare che io sono già lì: ovunque mi trovi e qualsiasi cosa accada, casa mia sarà sempre una certa rappresentazione della mia persona.
Magari non sarà stata la casa dei sogni: non è grandissima e il nostro condominio merita certamente un premio nobel per le rotture di scatole, ma tutto questo è relativamente importante: è casa nostra ed è il fulcro dei nostri ricordi.
Io so bene che vorresti non vedermi mai andare oltre quella soglia, in un certo senso è il sogno di tutte le mamme non dover mai lasciar andare via i propri figli, specie poi se quelli sono figli unici, ma se tu non mi avessi concesso di andare via, di sperimentare, di mettermi alla prova, di fare qualcosa di cui non tutti sono capaci... Probabilmente non ti avrei mai scritto questa cosa. Perciò, ti dico di essere fiduciosa per il futuro ed orgogliosa di tutto quello che hai fatto per far sì che io crescessi al meglio.
Io sono fiera della persona che sono e spero che anche tu lo sia di me.
Ti voglio bene, perché, anche se quando siamo insieme ci scanniamo per il 99% del tempo, almeno sappiamo di volerci bene, nonostante tutto (e tutto questo vale anche per papà, ovviamente)."


Un anno all'estero non ti permette soltanto di cimentarti con una nuova cultura o di apprendere una nuova lingua; un anno all'estero ti dona la consapevolezza di quali sono le cose realmente importanti per te e - soprattutto - di chi sono i tuoi affetti. Un anno all'estero ti dona tanto, ma proprio tanto, sotto ogni punto di vista.

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