sabato 13 luglio 2013

Ecco cosa ti porta a scrivere l'emotività. (Dedicato a tutti coloro che amo).

Il momento in cui ti rendi improvvisamente conto che tra 40 giorni sarai in un altro Paese, in un'altra casa, in mezzo a tantissime persone sconosciute che parlano una lingua che non è la tua e tu sei lontanissima da tutto ciò che ti è familiare: panico. Panico totale.
Stavo vedendo le foto di una delle ragazze straniere che ha passato quest'ultimo anno in Italia, a Palermo, e foto dopo foto mi sembrava di vivere insieme a lei tutte le emozioni che ha provato. So che ovviamente ho potuto solo immaginarle, ma vedere tutti i momenti che hanno composto la sua vita negli ultimi 365 giorni ha come fatto scattare un campanellino d'allarme nella mia mente: "Stai per partire, Elisa. Tra un mese e qualche cosina di più sarai in un aereo che ti porterà in Belgio."
Fino a qualche momento fa non riuscivo a rendermene conto, a fare mente locale, a focalizzare e invece...invece adesso mi sembra tutto così imminente. E' spaventoso.
Ho paura, tantissima paura. 
Non vedrò più Monica, non vedrò più Matteo, Tommaso, Mario, Giulia, Clara, Alessio, Ambra, Elide... Non vedrò più Lui... Non voglio, non voglio lasciare tutto. Voglio prendere tutte queste persone,  meravigliose, rimpicciolirle, farle diventare piccolissime, e metterle tutte dentro la mia valigia. Allora magari sarebbe tutto più facile. Più facile affrontare tutto.. Ma la verità è che la mia vera sfida non sarà imparare l'olandese o ambientarmi a Kesselt, non sarà cambiare abitudini o abituarmi al clima: queste sono sciocchezze, banalità. E allo stesso modo non mi importa se non vivrò più a Palermo o non frequenterò più la mia scuola, non vedrò più le stesse facce: non mi interessano queste cose. La mia più grande sfida sarà allontanarmi da tutte le persone che amo, accettare l'idea che dal 23 Agosto sarà il destino a giocare con le nostre vite.
In questi mesi ho così tanto desiderato partire, lasciare tutto, cambiare aria che quasi non potevo minimamente immaginare quanto sarebbe stato doloroso attuare tutto ciò. Cerco di farmi coraggio: "Andrà tutto bene, andrà tutto bene. Devi essere positiva, devi avere fiducia nel futuro. Non temere: andrà tutto bene."
Non so davvero dove sarò tra un anno, non ho idea di cosa farò, non so se avrò la fortuna di avere ancora vicine queste persone, però, proprio per questo motivo, mi sento di dirgli una cosa, di precisarla più che altro: non importa quanti chilometri ci separeranno, non importa se avremo 6 o 7 ore di differenza, non importa se non potremo sentirci per settimane e settimane, siete tutti nel mio cuore ed è lì che voglio custodirvi: vi stringo forte e mi ripeto, vi ripeto, che da parte mia non vi dimenticherò mai. Vi voglio bene, grazie per tutti i momenti che abbiamo vissuto e che potremo vivere in futuro: sono stati tra i migliori di sempre. Grazie, grazie, grazie.
Spero di rivedervi presto tutti quanti, spero veramente che ciascuno di voi possa passare un anno meraviglioso, chi all'estero e chi in patria, vivete e ricordatevi che a Kesselt, a Limburg, in Belgio c'è una ragazza che tiene a voi e che vi pensa costantemente.
Magari è vero: una volta lì sarò così tanto impegnata da non rendermi nemmeno più conto del tempo che passa, ma.. secondo me, anche se mi divertirò moltissimo, anche se vivrò momenti indimenticabili e memorabili.. una parte di me sarà sempre con voi. Costantemente. Anche quando non me ne accorgerò nemmeno io. Forse è questa la cosa più bella di quando tieni davvero a una persona: non importa cosa succede intorno a te o quanto tempo passi senza vederla, dentro di te hai comunque la certezza che il vostro rapporto non cambierà, che sarete comunque legati dallo stesso sentimento e dallo stesso affetto.
Beh, io almeno la penso così.. E voglio essere positiva. Infondo perché partire già negativi nelle cose? Persino quando si verificano delle catastrofi, secondo me bisogna essere positivi e continuare a sperare. Sperare sempre per il meglio, per tutto ciò che c'è di buono e di bello. Volere è potere, ne sono davvero convinta. E "la distanza potrà anche essere un fatto geografico..l'assenza no". Se una persona tiene a te, si vede.. anche nei piccoli gesti, nelle stupidaggini. Un po' come in questo post, che sembra tanto da disperata/ansiosa cronica, ma rimane comunque un modo per ricordarvi che vi penso, tanto. 
Positività. Ci vuole davvero tanta positività. E forse anche un po' di coraggio. 
Ok, posso farcela. Anzi, ce la farò. Sì, andrà tutto bene.
E' una promessa che mi faccio: andrà tutto bene.

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