Okey, premetto che questo post non c'entra esattamente molto con tutto l'argomento di "Belgio", "exchange student" o "Intercultura", ma in un certo qual modo vi è legato; perciò, si trova su questo blog!
Poco fa stavo dando una sbirciata al Facebook di mia madre - sì, sono proprio una "bimba monella maaaahhh" - e, sì, lo ammetto, non è il massimo della correttezza, ma... sono andata nelle conversazioni e me ne sono letta qualcuna (comunque, si tratta sempre di MIA madre, quindi... in un certo senso... potrei anche sentirmi "giustificata"???). Quella che doveva essere un'occhiata veloce si è trasformata in realtà in una lettura di circa un'ora e adesso ho tanti pensieri in testa.
Cosa ho letto? Beh... quello che mia madre ha scritto durante tutto l'anno che io sono stata in Belgio; i messaggi che mandava ai miei ed i suoi amici, gli sfoghi, le imprecazioni, la rabbia talvolta.. Mi ha fatto molta tenerezza, a dirla tutta (ma non diteglielo questo: noi siamo perennemente "litigate" - per modo di dire, ovviamente). Una cosa che mi ha colpito è stato vedere come lei parlasse spessissimo di me, come se tutto il resto non contasse realmente molto. E' una piccina, la mia mamma.
Ed una cosa che mi ha colpito ancora di più è stata vedere come tante persone avessero costantemente a cuore la mia situazione. Non fraintendiamoci: io so che i miei amici e la mia famiglia mi vogliono bene, non ne dubiterei mai, ma leggere quei messaggi ed averne la prova concreta, la testimonianza diretta... E' stato un modo per ricordarmi che davvero non esiste niente di più prezioso dell'amore di chi ci è caro.
Sempre un paio di ore fa ero seduta sul divano a guardare una di quelle stupidissime serie tv che trasmettono in Rai, "Velvet" si chiama, e mamma mia, se non mi stavo per mettere a piangere per quando alla protagonista cadeva il mondo addosso (figuratamente, ovviamente).
Spesso, infatti, ci accadono tante di quelle cose brutte e spiacevoli che tendiamo a focalizzare la nostra attenzione solo e unicamente su quest'ultime, come se il resto della nostra vita, del nostro agire, non contasse più nulla, come se tutto improvvisamente si annullasse. Quanto siamo idioti, in questi casi. Però, ammetto che è difficile non cascare in questa trappola: quando una situazione ti è a cuore, come puoi sentirti distante e distaccato? Come puoi lasciare che ti scivoli semplicemente addosso? Io sono una di quelle che, anche per le minime stronzate, non dorme la notte, passo giornate intere, settimane, addirittura mesi a tormentarmi con tutti i miei dubbi e le mie perplessità circa quel determinato problema e guai a chi osa dirmi che sono "fissata" o "ripetitiva": non esiste questione di Stato che regga! (Sì, siamo - sono - proprio idioti).
Ma... la questione è questa: che cosa ci importa se non siamo riusciti in qualcosa, quando abbiamo la fortuna di avere una famiglia affettuosa e degli amici sinceri? Perché affliggersi se qualcosa non è andata in porto, quando ci sono tante altre cose che, invece, si sono rivelate fortunate e vincenti?
Non so esattamente quale sia il senso di tutto questo discorso, ma so quale voglio che sia il messaggio finale di questo mio blaterare notturno: dobbiamo sentirci estremamente grati per tutte le persone che, giorno dopo giorno, scelgono volontariamente di rimanerci accanto, nonostante i nostri mille difetti. Dobbiamo sentirci estremamente, infinitamente grati nel poter contare su una persona, perché oggi giorno non sono molte quelle degne della nostra fiducia... Dobbiamo sentirci estremamente, infinitamente, esageratamente grati nell'avere qualcuno che tenga a noi, tanto da farci dimenticare qualsiasi problema esistente. Ed è proprio per questo che adesso mi sento più sciocca del normale: finisco sempre per dimenticarmi di tutto questo...
Ma in questo momento mi sento grata (è la 32897256 che ripeto questa parola, ma è quella più adatta, scusatemi; non è che non so l'Italiano...???): ho avuto la fortuna di visitare molteplici posti, conoscere nuove culture e tradizioni, ho realizzato un sogno,ho passato un anno della mia vita all'estero, ho conosciuto l'amore, l'amicizia vera ed ottenuto diverse soddisfazioni. E ho solo 17 anni.
Ho una voglia di vivere impressionante: voglio fare così tante cose, ho voglia di mettermi costantemente alla prova, che oramai la lista delle "cose da fare prima di morire" è talmente lunga che non so davvero da dove iniziare, MA anche se non dovessi realizzarne mai nessuna, anche se da domani tutta la mia vita dovesse andare a rotoli... Io non potrei mai, mai, mai e poi mai sentirmi triste. Nemmeno un po'. Perché anche nel peggiore dei casi io SO che ci sarebbe sempre una mano da stringere, una spalla a cui poggiarmi e delle spalle da abbracciare. Tutto ciò è stupefacente e soddisfacente.
Non voglio fare la "piccola monaca buddhista che cerca di trovare il centro dell'universo", ma credetemi quando dico che basta davvero poco per sentirsi incredibilmente felici. Anche in mezzo ai casini, ai problemi, alle delusioni, alla rabbia... Basta un solo pensiero felice, per stravolgere un'intera giornata. Forse addirittura un'intera esistenza.
Dobbiamo solo impegnarci un po'.
Okey, dopo tutto questo estremo ottimismo, credo che adesso io possa andare a dormire in pace e serenità: ah, sì, come al solito scrivo ad orari INDECENTI su questo blog... ma almeno domani mattina SI DORME! Perciò... Buonanotte carissimi, grazie sempre di leggere questi post alquanto deliranti e... Al prossimo sclero notturo!
Ah, piccola anticipazione: presto in arrivo un post su "ciò che mi manca di più del Belgio", pensavo fosse una cosa carina.. Alla prossima! ;)
Doei, doei, doeeeei!
Ebbene sì, il mio scopo malefico era proprio quello di farvi sorridere con queste quattro faccine adorabili! :P Allez, vorreste dire che non avete sorriso!? Nemmeno un po'...? :P
E ora?!?!? (SORRIIIIIIDETEEEEEEEEEE!!!!)
...Che poi comunque a 80 anni non penso che avremo questa dentatura favolosa per sorridere così spesso! (Ironia, si chiama ironia... SORRIIIIDETEEEE!!!)
Okey, adesso vado a dormire davvero.
DAVVEEEEERO.
CIAO!
:')